BYD Dolphin Surf: il 100% elettrico con il prezzo della benzina

Il decimo modello BYD ad arrivare in Portogallo segna una nuova fase per il marchio cinese nel mercato europeo. La Dolphin Surf è la nuova vettura entry-level della gamma, una city car compatta dall'aspetto accattivante e ricca di tecnologia, posizionata a un prezzo più vicino a quello delle auto a combustione interna che a quello della maggior parte delle auto elettriche.
Nonostante il suo nuovo nome, il Dolphin Surf è già molto conosciuto in altri mercati, dove viene venduto come Seagull o Dolphin Mini. E con successo: BYD garantisce di aver già venduto quasi un milione di unità di questo modello a livello globale. Si tratta quindi di un nuovo arrivato in Europa, ma ha già dato prova di sé in altri territori.
Il nome potrebbe suggerire una parentela con BYD Dolphin, ma le somiglianze sono limitate alla piattaforma condivisa e ad alcuni elementi tecnici. Mentre il Dolphin adotta linee arrotondate e un linguaggio più fluido, il Surf opta per un design più spigoloso e deciso. È più basso, circa 30 cm, ma ha anche un aspetto più aggressivo.
Il Dolphin Surf sarà disponibile in tre versioni: Active (20.885 €), Boost (24.990 €) e Comfort (27.990 €), quella che abbiamo guidato noi. La versione base è dotata di una batteria da 30 kWh e di un motore da 88 cavalli, sufficienti per un'autonomia di 220 km nel ciclo WLTP. Le versioni Boost e Comfort utilizzano una batteria da 43 kWh, aumentando l'autonomia a oltre 300 km. La Comfort si distingue anche per il motore più potente, con 154 CV: sufficienti a rendere la Surf piuttosto agile in città, anche senza pretese sportive. Qui la parola chiave è agilità.
Per quanto riguarda il carico, Surf offre prezzi molto ragionevoli per il segmento. In DC, raggiunge i 65 kW (Active) o gli 85 kW (Boost e Comfort), consentendo di caricare dal 10 all'80% in circa 30 minuti. In AC, tutte le versioni accettano 11 kW, ideali per la ricarica notturna o durante l'orario di lavoro.
Piattaforma ottimizzata e batteria a prova di chiodoL'architettura di Surf è semplice, ma ingegnosa e molto integrata. BYD produce internamente i componenti chiave, tra cui la batteria Blade con composizione chimica LFP (litio ferro fosfato), nota per la sua robustezza e sicurezza. Il marchio offre una garanzia di 8 anni o 200.000 chilometri, un valore superiore alla media del segmento.
Un altro elemento differenziante è il sistema di propulsione 8 in 1, che comprende motore, inverter, unità di controllo, caricabatterie, gestione della batteria e altri elementi in un unico modulo. Questo approccio riduce i costi e la complessità, contribuendo a un eccellente rapporto tra dimensioni esterne compatte e abitabilità interna.
Compatto all'esterno, sorprendente all'internoCon una lunghezza di soli 3,99 metri, la Surf si posiziona tra la Dolphin e modelli come la Dacia Spring. La larghezza di 1,70 metri garantisce un buon spazio per due occupanti nella parte posteriore, anche se la capienza totale è limitata a quattro posti: una scelta onesta, che evita di promettere un terzo posto posteriore meramente simbolico, come accade in altre city car. Sono presenti ancoraggi ISOFIX su entrambi i sedili posteriori e anche uno aggiuntivo sul sedile del passeggero anteriore.
L'estetica esterna gioca con proporzioni equilibrate, passaruota ben definiti, cerchi da 16 pollici e tetto sospeso. Nella parte anteriore, i fari a LED e le luci diurne accentuate le conferiscono personalità; Nella parte posteriore, la barra luminosa e lo spoiler integrato rafforzano lo stile e contribuiscono all'aerodinamica.
Il bagagliaio ha una capacità di 308 litri, che con i sedili abbassati arriva a poco più di 1000 litri. A ciò si aggiungono più di 20 vani portaoggetti distribuiti nell'abitacolo, tra cui uno scomparto specifico per i cavi sotto il pavimento del bagagliaio.
La cabina è semplice e funzionale, ma è anche dotata di tecnologia. Il cruscotto è minimalista e il touchscreen da 10,1 pollici, ovviamente girevole, centralizza le funzioni principali. Sono presenti pulsanti fisici per i comandi essenziali, il che continua a rappresentare un valore aggiunto.
Già nelle versioni base troviamo Apple CarPlay, Android Auto e l'assistente vocale BYD ("Hello BYD"). Nelle versioni più performanti arrivano le chicche: sedili riscaldati, caricabatterie wireless, illuminazione ambientale e telecamere a 360 gradi.
E c'è anche una funzione che sta iniziando a diventare obbligatoria nei veicoli elettrici più interessanti: il Vehicle-to-Load (V2L). Sì, è possibile collegare un computer portatile, un altoparlante o anche una macchina da caffè direttamente alla batteria dell'auto.
La sicurezza non è stata trascurata. La Surf è dotata di funzioni di assistenza di serie, come il mantenimento della corsia, il cruise control adattivo, la frenata automatica di emergenza e gli abbaglianti automatici. La struttura è composta per il 68% da acciaio ad alta resistenza e la batteria Blade ha superato a pieni voti il famoso test di penetrazione dei chiodi, qualcosa che pochi produttori osano fare (e pubblicizzare).
Prima impressioneSi prevedeva che il prezzo di partenza di Dolphin Surf fosse inferiore ai 20.000 euro, ma così non è. È un dato di fatto. Ma è anche vero che, nonostante tutto, il prezzo resta competitivo, soprattutto considerando ciò che offre. Anche una Hyundai i10 ben equipaggiata costa più di 20 mila euro e non è elettrica.
In termini di stile, c'è personalità. Non ci ha convinto la versione nera, che tende a cancellare le linee dell'auto. Ma ci sono altre opzioni più espressive che gli rendono giustizia.
In sostanza, la Dolphin Surf mantiene esattamente ciò che promette: un'auto elettrica da città conveniente, con una buona autonomia, tanta tecnologia e un look accattivante. Si tratta di un altro tassello fondamentale nel puzzle della mobilità elettrica, e uno dei più razionali al momento.
Visao