Il Mozambico ha bisogno di 120.000 vaccini contro l'afta epizootica

La provincia di Gaza, nel Mozambico meridionale, ha bisogno di 120.000 dosi di vaccino contro l'afta epizootica, hanno annunciato le autorità locali, dopo aver già vietato la vendita e la circolazione di bovini e dei relativi prodotti in due distretti della regione.
"Abbiamo bisogno di circa 120.000 dosi per vaccinare in risposta all'epidemia (...) nei distretti di Mabalane e Massingir", ha affermato Célio Mangueze, veterinario della Direzione provinciale dell'agricoltura e della pesca di Gaza, citato dai media questo venerdì.
Si tratta di afta epizootica, diagnosticata a Massingir a giugno. Si tratta del secondo focolaio locale in meno di un anno e si è ora diffuso ad altri distretti. Le autorità affermano che la convivenza tra bovini e altri animali, come i bufali, è la causa principale di questa malattia.
Un rapporto governativo indica che l'afta epizootica è la malattia con il "maggiore impatto negativo sull'economia", con il Mozambico che ha registrato 15 focolai nel 2023, rispetto a un picco di 25 nel 2022, di cui 13 a Tete e due a Manica, province al centro del Paese.
"Il suo verificarsi potrebbe portare al divieto delle transazioni commerciali del Paese con altri mercati internazionali, sia per i prodotti animali che per quelli vegetali provenienti dalle aree colpite", si legge in un rapporto sui focolai di afta epizootica.
Il 30 luglio, il governo locale ha annunciato il divieto di spostamento di bovini e prodotti derivati dai distretti di Massingir e Mabalane verso altre parti del Paese, mentre il governatore della provincia di Gaza ha ammesso, in quella data, “l’insufficienza di vaccini per portare avanti campagne di vaccinazione per bovini e polli”.
"Il Mabalane è incluso in questo pacchetto di lockdown e non stiamo assistendo ad alcuna diffusione in nuove aree, quindi stiamo riscontrando un impatto positivo dalle misure che stiamo implementando, ma ovviamente il vaccino è essenziale", ha sottolineato Célio Mangueze.
La febbre aftosa è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce bovini, suini, ovini e caprini ed è caratterizzata da febbre e vesciche (mughetto) nella bocca, nel muso, nei capezzoli e nelle zampe degli animali.
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