Carlo III elogia l'autodeterminazione dei canadesi in tempo di minacce

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" La democrazia, il pluralismo, lo stato di diritto, l'autodeterminazione e la libertà sono valori cari ai canadesi, valori che il governo è determinato a proteggere", ha affermato Carlo III in un discorso pronunciato in occasione della riapertura del Parlamento canadese.
Il monarca britannico ha riconosciuto che il Canada sta affrontando sfide senza precedenti in un mondo che non è mai stato così pericoloso, in un discorso che è stato visto come una dimostrazione di sostegno di fronte alle minacce di annessione di Trump.
Tuttavia, il discorso non fu scritto dal re o dai suoi consiglieri britannici, poiché Carlo III è un capo di Stato apartitico.
Carlos si è limitato a leggere quanto gli è stato presentato dal governo canadese, guidato dal liberale Mark Carney (eletto lo scorso aprile), ma ha fatto anche alcune osservazioni personali.
La ripetuta proposta di Trump di annettere il Canada agli Stati Uniti ha spinto il Primo Ministro Mark Carney a invitare Carlo III a pronunciare un cosiddetto "Discorso dal Trono" per delineare le priorità dell'esecutivo all'apertura della nuova legislatura.
"Dobbiamo affrontare la realtà: il nostro mondo non è mai stato così pericoloso e instabile dalla Seconda Guerra Mondiale. Il Canada si trova ad affrontare sfide senza precedenti nella nostra vita", ha affermato Carlo III.
È raro che il monarca britannico agisca in questo modo mentre è in carica. La madre di Carlo III, la regina Elisabetta II, lo fece solo due volte, nel 1957 e nel 1977.
"Ho sempre nutrito la più grande ammirazione per l'identità unica del Canada, riconosciuta in tutto il mondo per il coraggio e il sacrificio in difesa dei valori nazionali, nonché per la diversità e la gentilezza dei canadesi", ha affermato il monarca, arrivato in Canada lunedì, in quella che è la sua ventesima visita nel Paese.
Carlo III affermò inoltre che il governo canadese "proteggerà la sovranità del Canada ricostruendo, riarmando e reinvestendo nelle Forze armate canadesi".
Dall'inizio del suo secondo mandato presidenziale negli Stati Uniti (2025-2029) il 20 gennaio, Donald Trump ha ripetutamente espresso la sua intenzione di annettere il Canada, rendendo il paese il 51° stato federato degli Stati Uniti, oltre a imporre un aumento delle tariffe doganali.
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