L'esercito russo lancia un sistema di chiamata digitale per reprimere gli evasori della leva

La Russia ha avviato a pieno regime un sistema nazionale digitale di convocazione militare, volto a reprimere gli evasori della leva eliminando le lacune di lunga data nel processo cartaceo, ha affermato venerdì un'organizzazione che aiuta i disertori dell'esercito russo.
Nell'aprile 2023 il presidente Vladimir Putin ha firmato una legge che ha revisionato il sistema di coscrizione del Paese, introducendo le citazioni elettroniche e un registro digitale centralizzato degli uomini aventi diritto. Il sistema prevede anche l'imposizione automatica di divieti di viaggio per coloro che non si presentano in servizio.
"In precedenza, si segnalava che il registro funzionava in modalità test solo in tre regioni. Tale avviso è stato ora rimosso", ha dichiarato Idite Lesom, un'organizzazione no-profit in esilio che aiuta i russi a evitare il servizio militare.
Il registro consente alle autorità di emettere citazioni tramite il portale governativo online Gosuslugi, per posta o tramite il nuovo database digitale, eliminando l'obbligo di consegna di persona, che aveva reso facile aggirare la bozza.
Secondo la legge, gli uomini che ignorano la convocazione vanno incontro a restrizioni di viaggio, divieti di circolazione e limitazioni sui prestiti e sulle transazioni immobiliari.
L'iniziativa di digitalizzazione rientra in una più ampia riforma dell'anagrafe militare russa. In precedenza, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva descritto i cambiamenti come un modo per rendere il sistema più "moderno, efficiente e comodo".
I critici, tuttavia, hanno affermato che la mossa riflette l'urgente bisogno della Russia di nuove reclute dopo la sua deludente prestazione militare in seguito alla controffensiva ucraina del 2022.
Putin ha inoltre ampliato la fascia d'età per il servizio obbligatorio dai 18 ai 30 anni, a partire dal 2023.
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