L'ultimo dei Mohicani?

La collezione d'élite del Museo Kasteev si apre con un'incisione poco conosciuta e raramente esposta dell'artista classico Abylkhan KASTEYEV. E se parliamo di grafica non solo come disegni laconici, spesso in bianco e nero, ma come tecniche specifiche, allora di fatto in Kazakistan sono rimasti letteralmente solo pochi maestri.

Gli artisti affermano che un tempo c'erano molti ordini per illustrazioni di libri, come i poemi epici, ma ora gli editori stanno risparmiando. Ma le tecnologie sono complesse e richiedono attrezzature speciali. È necessario ritagliare un "negativo" dell'immagine su qualcosa come il linoleum o la pietra, quindi stamparlo, lavorare con prodotti chimici... Quindi si scopre che gli artisti sono sempre meno coinvolti nella grafica, ed è sempre stata un'attività elitaria, pensata per esteti e intenditori.

Pertanto, la mostra "Epopea nazionale nella grafica libraria del Kazakistan" è sia un omaggio all'arte accademica nell'era pop sia un'opportunità per mostrare il meglio che la collezione del museo ha da offrire. Inoltre, risulta che tali mostre hanno requisiti particolari. I fogli di carta non tollerano bene la luce solare, pertanto, secondo i canoni museali, la grafica non viene esposta in estate o in stanze esposte alla luce solare.

- In effetti, ormai solo pochi, gli ultimi Mohicani, lavorano in questo genere, l'arte grafica è in declino e in declino, - si lamenta il critico d'arte Kulzhazira MUKAZHANOVA. - È positivo che il museo abbia organizzato una mostra del genere, motiva i giovani e aiuterà a sostenere il genere.

Molte delle opere sono infatti note grazie a libri, manuali e album popolari. Accanto al canonico Evgeniy SIDORKIN ci sono Isatay ISABAYEV e Konstantin BARANOV, che non sono meno abili. In totale vengono presentate 90 opere che trasportano lo spettatore nel mondo dei batyr, delle bellezze, delle gesta e della splendida steppa.

Ksenia EVDOKIMENKO, foto di Timofey EVDOKIMENKO, Almaty