Arnaldo Pomodoro, le cui sfere in bronzo decorano importanti spazi pubblici in tutto il mondo, muore a 98 anni

Arnaldo Pomodoro, uno degli artisti contemporanei più importanti d'Italia, è morto all'età di 98 anni

ROMA -- Arnaldo Pomodoro, uno degli artisti contemporanei italiani più importanti, le cui sfere in bronzo decorano iconici spazi pubblici, dal Vaticano alle Nazioni Unite, è morto all'età di 98 anni, ha annunciato lunedì la sua fondazione.

Pomodoro è morto domenica nella sua casa di Milano, alla vigilia del suo 99° compleanno, secondo una dichiarazione di Carlotta Montebello, direttore generale della Fondazione Arnaldo Pomodoro.

Le sfere di Pomodoro sono immediatamente riconoscibili: globi di bronzo lucidi e lisci, con interni artigliati, che secondo Pomodoro alludono alla perfezione superficiale degli esterni e alla complessità inquieta degli interni.

La sfera del Vaticano, che occupa un posto di rilievo nel Cortile della Pigna dei Musei Vaticani, presenta un meccanismo interno che ruota con il vento. "Nel mio lavoro vedo le crepe, le parti erose, il potenziale distruttivo che emerge dal nostro tempo di disillusione", ha affermato Pomodoro, citando il Vaticano, a proposito della sfera.

Nel 1996, le Nazioni Unite a New York ricevettero in dono dall'Italia la scultura "Sfera nella Sfera", un'opera di 3,3 metri di diametro. La sfera delle Nazioni Unite ha un significato sia umanistico che tecnologico e richiama l'avvento del nuovo millennio: "un grembo esteriore liscio eruttato da complesse forme interiori" e "una promessa per la rinascita di un mondo meno travagliato e distruttivo", disse Pomodoro.

Altre sfere si trovano nei musei di tutto il mondo e all'esterno del Ministero degli Esteri italiano, che conserva l'opera originale realizzata da Pomodoro nel 1966 per l'Expo di Montreal, che diede inizio al suo monumentale progetto di scultura.

Pomodoro nacque a Montefeltro, in Italia, il 23 giugno 1926. Oltre ai suoi ambiti di attività, progettò scenografie teatrali, progetti di paesaggio e macchine. Gli furono dedicate numerose retrospettive e insegnò alla Stanford University, all'Università della California a Berkeley e al Mills College, secondo la sua biografia sul sito web della fondazione.