Muore il veterano dell'emittente sportiva Al Trautwig, 68 anni

Al Trautwig, uno dei più noti commentatori sportivi di New York e una presenza fissa in numerosi eventi sportivi internazionali per oltre tre decenni, è morto. Aveva 68 anni.

Il figlio di Trautwig, Alex, ha raccontato all'Associated Press che suo padre è morto domenica nella sua casa di Long Island per complicazioni legate al cancro.

Trautwig ha preso parte alle trasmissioni pre e post partita di MSG dei Knicks della NBA, dei Rangers della NHL e degli Yankees della Major League Baseball. Ha anche lavorato a 16 Olimpiadi, alla 500 Miglia di Indianapolis, al Tour de France e al torneo di tennis degli US Open e ha vinto quattro Emmy Awards nazionali e più di 30 a New York.

"Al è stato un punto fermo nella copertura di Knicks, Rangers e Yankees di MSG Networks per oltre 30 anni, e la sua passione per le squadre che seguiva era innegabile", ha affermato MSG in una dichiarazione . "Lascia dietro di sé una delle grandi eredità nella storia delle trasmissioni sportive di New York. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con la famiglia e gli amici di Al".

Per molti tifosi che guardavano le partite in TV a New York, la voce di Trautwig era spesso la prima che sentivano. Con uno stile narrativo naturale, usava le sue introduzioni pre-partita per far sembrare ancora più grandi le grandi partite al Madison Square Garden o allo Yankee Stadium, senza dover alzare il volume della voce.

Alan Hahn, analista dello studio MSG Networks, ha definito Trautwig un amico, un mentore e una risorsa di supporto per la sua carriera e ha affermato che l'affermato telecronista sportivo "era un abile conduttore che sapeva come far sì che ogni partita sembrasse qualcosa da non perdere".

"Abbiamo perso una voce leggendaria nello sport. Ma abbiamo perso molto di più", ha scritto Hahn in una serie di post sui social media. "Al Trautwig aveva una voce incredibile e sapeva come usarla come un tenore può dare profondità e intensità a una canzone. ... Amava lo sport e aveva un'incredibile versatilità dal baseball al basket e all'hockey. E questo senza nemmeno contare il suo incredibile lavoro alle Olimpiadi".