La barca Madleen di Greta Thunberg è stata definita "uno yacht per selfie" mentre Israele risponde agli attivisti

Il Ministero degli Affari Esteri israeliano ha definito "yacht da selfie" l'imbarcazione con a bordo Greta Thunberg e altri 11 attivisti che intendono raggiungere Gaza .

Le autorità hanno intercettato l'imbarcazione nel Mar Mediterraneo e l'hanno condotta – insieme agli attivisti – al porto di Ashdod questa mattina. In un video pubblicato su X, l'attivista svedese Greta ha dichiarato: "Se vedete questo video, siamo stati intercettati e rapiti in acque internazionali dalle forze di occupazione israeliane , o da forze che sostengono Israele".

Ma, rispondendo, un portavoce del Ministero degli Affari Esteri israeliano ha accusato "Greta e altri" di aver tentato "di organizzare una provocazione mediatica il cui unico scopo era quello di ottenere pubblicità". Ha aggiunto: "A seguito delle recenti segnalazioni di uno 'yacht di celebrità' diretto a Gaza, il Ministero degli Affari Esteri desidera chiarire quanto segue:

La zona marittima al largo della costa di Gaza è chiusa alle imbarcazioni non autorizzate in base a un blocco navale legale, in conformità con il diritto internazionale. Lo yacht afferma di consegnare aiuti umanitari. In realtà, si tratta di un espediente mediatico per farsi pubblicità (che include meno di un singolo camion di aiuti): uno 'yacht da selfie'.

Il portavoce ha proseguito: "Gli aiuti umanitari vengono distribuiti regolarmente ed efficacemente attraverso diversi canali e rotte, e vengono trasferiti attraverso meccanismi di distribuzione consolidati. Nelle ultime due settimane, più di 1.200 camion di aiuti umanitari sono entrati a Gaza da Israele. La Gaza Humanitarian Foundation ha distribuito quasi 11 milioni di pasti direttamente ai civili di Gaza.

La zona marittima di Gaza rimane un'area di conflitto attivo e Hamas ha già sfruttato le rotte marittime per attacchi terroristici, tra cui il massacro del 7 ottobre. I tentativi non autorizzati di violare il blocco sono pericolosi, illegali e compromettono gli sforzi umanitari in corso. Invitiamo tutti gli attori ad agire responsabilmente e a canalizzare gli aiuti umanitari attraverso meccanismi legittimi e coordinati, non attraverso provocazioni.

A quanto pare, un agente in uniforme ha informato le persone a bordo della Madleen che esistono altri mezzi per consegnare gli aiuti, prima che la nave venisse intercettata. L'agente in uniforme ha affermato, in un momento presumibilmente ripreso dalle telecamere, che erano stati istituiti "canali e centri di distribuzione stabiliti".

"Se desiderate consegnare aiuti umanitari alla Striscia di Gaza, potete farlo attraverso il porto di Ashdod. Abbiamo predisposto canali e centri di distribuzione", avrebbero detto agli attivisti.

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz aveva avvertito domenica che Israele non avrebbe permesso a nessuno di violare il blocco navale del territorio palestinese, che, a suo dire, mira a impedire ad Hamas di importare armi. Ha aggiunto: "All'antisemita Greta e ai suoi compagni propagandisti di Hamas, lo dico chiaramente: dovreste tornare indietro, perché non ce la farete ad arrivare a Gaza".