L'amministrazione Trump fa appello contro la seconda sentenza che blocca i dazi

La scorsa settimana un giudice ha stabilito che le ingenti tariffe imposte da Trump erano "illegittime".

Avvertendo che una serie di decisioni giudiziarie che bloccano i dazi del presidente Donald Trump "interrompono i delicati negoziati in corso con praticamente tutti i partner commerciali", lunedì l'amministrazione Trump ha chiesto a una corte d'appello federale di bloccare un'ordinanza della scorsa settimana che aveva stabilito che i dazi ingenti erano "illegali".

In una causa intentata da due aziende di giocattoli per bambini, la scorsa settimana un giudice federale di Washington, DC ha stabilito che Trump non ha il potere di imporre unilateralmente dazi "per riordinare l'economia globale".

Emesso meno di 24 ore dopo che un collegio di giudici della Corte del commercio internazionale aveva emesso la propria decisione bloccando i dazi di Trump, il giudice distrettuale statunitense Rudolph Contreras è giunto alla stessa conclusione sull'illegittimità dei dazi, ma ha emesso un'ordinanza meno radicale, bloccando l'applicazione dei dazi solo nei confronti delle due società che avevano intentato la causa.

Successivamente, una corte federale d'appello ha temporaneamente rinviato la decisione della Corte del commercio internazionale.

Ad aprile, durante una cerimonia al Rose Garden, Trump ha annunciato l'imposizione di tariffe di vasta portata su decine di Paesi, da lui stesso ribattezzate "Giorno della Liberazione".

In un documento depositato lunedì, l'amministrazione Trump ha sostenuto che la sentenza del giudice Contreras era errata e che indeboliva il presidente, mentre "i negoziati si trovano attualmente in una fase delicata".

"Ritenendo invalide le tariffe, la sentenza del tribunale distrettuale usurpa l'autorità del Presidente e minaccia di interrompere le delicate trattative in corso con praticamente ogni partner commerciale, indebolendo la premessa di tali trattative, ovvero che le tariffe rappresentano una minaccia credibile", si legge nel documento.

Gli avvocati del Dipartimento di Giustizia hanno anche sostenuto che il giudice Contreras non ha la giurisdizione per emettere la decisione, poiché le controversie legali sulla politica commerciale spettano alla Corte del commercio internazionale.