Il gallerista berlinese Johann König voleva che il romanzo “Morte nel centro storico” venisse bandito e non ci riuscì
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Martedì la Camera di Commercio del Tribunale Regionale di Amburgo ha respinto senza udienza orale la richiesta di provvedimento cautelare temporaneo presentata dai galleristi berlinesi König e sua moglie contro il romanzo "Innerstädtischer Tod" di Christoph Peters . La relativa risoluzione è a disposizione del Berliner Zeitung. Lena e Johann König falliscono quindi nel loro tentativo di vietare temporaneamente alla casa editrice Luchterhand di distribuire il libro o singoli brani di esso.
La Camera ritiene che i coniugi König siano riconoscibili almeno da una parte dei lettori, in virtù delle somiglianze tra loro e i personaggi immaginari Konrad ed Eva-Kristin Raspe descritti nel ricorso. Tuttavia, secondo gli avvocati di Amburgo, ciò non è sufficiente per supporre una violazione dei diritti personali. L’equilibrio tra i diritti personali dei ricorrenti e la libertà artistica è a favore della casa editrice letteraria Luchterhand. I richiedenti possono presentare ricorso contro questa decisione.
Secondo l'editore, gli avvocati di King dello studio legale berlinese specializzato in diritto dei media Schertz Bergmann sono stati espressamente informati dalla presidente della camera di stampa prima della decisione che non ravvisava alcuna violazione dei diritti personali dei ricorrenti. Il fatto che i coniugi König non abbiano ritirato la richiesta di divieto induce l'editore a concludere che il procedimento terrà impegnati i tribunali per qualche tempo e costituirà il punto di partenza per un processo giudiziario.
Il Luchterhand-Literaturverlag e l'autore probabilmente si stanno strofinando le maniIl personaggio principale del romanzo è il gallerista berlinese Konrad Raspe, che molesta sessualmente le donne e si comporta in modo moralmente discutibile. Johann König è stato vittima delle accuse di MeToo nel 2022, anno in cui è ambientato il romanzo, ed è riuscito a difendersi con successo dalla diffusione di alcune di queste accuse in una causa contro il settimanale Die Zeit .
La casa editrice letteraria Luchterhand ha comunicato che l'autore Christoph Peters e la casa editrice attendono con grande fiducia un eventuale ulteriore procedimento, poiché ciò offrirebbe l'opportunità di dimostrare ulteriormente a un pubblico interessato la straordinaria capacità letteraria dell'autore e della sua opera e, soprattutto, la grande importanza della libertà artistica come garanzia per la creazione letteraria. Un'affermazione che ti fa letteralmente vedere l'editore e l'autore strofinarsi le mani. In ogni caso, l'interesse del pubblico per il romanzo di Peters, pubblicato a settembre, è aumentato da quando King ha tentato di vietarlo.
Berliner-zeitung