Portfolio consigliato: una fotografia dell'aristocrazia

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Mentre è immersa nella scrittura del prologo per un'antologia di articoli su Marcel Proust, Laure Murat si imbatte in una scena di Downton Abbey in cui un cameriere apparecchia la tavola misurando la distanza tra le posate con l'aiuto di un righello.
Questa piccola cerimonia, compiuta con solennità sacramentale, evoca in Murat, dal profondo della sua memoria, una figura arcaica: le pure 'forme vuote' che governano l'ambiente aristocratico; il principio su cui si fonda l'equilibrio di un'intera casta, la sua casta. Perché ciò che Murat riconosce in questa attenzione alle cose inutili è, suo malgrado, una parte di sé, discendente allo stesso tempo dei Luyne e dei Murat, due celebri e secolari dinastie francesi. E certamente è arrivata alla riflessione, esplicita in questo atto, che il comportamento del cameriere è lo stesso durante la sua giornata, ma torna a casa ed è lui, mentre l'aristocratico deve vivere quella rappresentazione ogni giorno della sua vita. In seguito a questa piccola epifania, e guidata dal fascino che le aveva suscitato nella sua giovinezza la lettura de "Alla ricerca del tempo perduto", finirà per intraprendere una rivisitazione del suo passato, molto proustiano, che la porterà, a sua volta, a esplorare la vita e l'opera di Proust attraverso una storia e una Parigi che non le sono affatto estranee: due universi legati senza soluzione di continuità, poiché "il mondo passato in cui sono cresciuta era ancora quello di Proust, che aveva conosciuto i miei bisnonni, i cui nomi compaiono nel suo romanzo". Un romanzo che ebbe un impatto trasformativo su di lei, all'età di vent'anni: "E poi la mia vita cambiò. Proust sapeva meglio di me cosa stavo attraversando... Ancora prima di rompere con la mia famiglia, mi offrì una meditazione sull'esilio interiore sperimentato da coloro che deviano dalle norme sociali e sessuali." In questo modo Proust, romanzo familiare si pone come un omaggio non solo all'opera di Proust, ma anche al potere emancipatorio della letteratura attraverso la lettura, che è anche un potere di consolazione e di riconciliazione con il tempo.
«Un'autobiografia eccezionale in cui vita e letteratura si fondono per illuminarsi a vicenda», ha detto Tiphaine Samoyault di Le Monde.
"Migliora in tutto" di Scott H Young. Sigillo: AguilarNella vita c'è sempre da imparare, ma non è sempre facile. A volte adattarsi a qualcosa di nuovo sembra facile; Altre volte, indipendentemente da quante ore dedichiamo allo studio, non otteniamo i risultati che ci aspettiamo. È vero che decenni passati a guidare un'auto, suonare uno strumento o colpire una pallina da tennis non ci rendono più bravi in queste attività.
Perché succede questo? Il libro esplora il processo di apprendimento e presenta e spiega in modo approfondito tre fattori per un apprendimento efficace: Osservare: imparare dagli altri accelera i nostri progressi. Fare: la pratica è essenziale. Feedback: apportare modifiche costanti in base all'esperienza e ai risultati.
'Educare alla pace', di Daniela Novara ed Elena Passerini. Sigillo: UranoMaria Montessori, candidata tre volte al Premio Nobel per la Pace, fu una fervente critica della violenza e si impegnò a trasmettere l'importanza del rispetto nei rapporti con gli altri, non solo con gli altri ma anche con i bambini.
Il suo pensiero e il suo metodo educativo sono strettamente legati all'importanza della pace nei rapporti tra genitori e figli, intesa come reale e vivibile, e non come un ideale astratto, e questo libro raccoglie i suoi testi più notevoli su questo argomento. Come diceva Montessori: “L’istruzione è l’arma della pace e la pace è la condizione per una buona istruzione”.
"Di' addio al narcisista, per il tuo bene" di Sarah Davies. Sigillo: UranoSe pensi di essere nelle grinfie di un narcisista, che si tratti di una relazione romantica, di un'amicizia, di una relazione familiare o persino di un rapporto di lavoro, devi fuggire da quella relazione, perché distruggerà la tua autostima e ti porterà solo su un sentiero di amarezza. Naturalmente, non si tratta di un compito facile, poiché queste persone sono esperte nell'arte della seduzione e dell'inganno.
Il libro è una guida per comprendere cos'è il narcisismo e identificare un narcisista. Riconoscere gli schemi e interrompere il ciclo degli abusi. Riparare i danni che questo tipo di relazione causa all'autostima. E affronta il trauma e gestisce lo stress o il disagio emotivo che queste relazioni causano.
"Non credere a tutto ciò che pensi", di Joseph Nguyen. Sigillo: AguilarLa nostra esperienza del mondo è soggettiva. Il libro lo illustra con la storia di un monaco che attribuiva la sua frustrazione a fattori esterni (rumori), finché non capì che la pace interiore dipende dalla sua reazione, non dalle circostanze. Sostiene che la sofferenza psicologica non deriva da eventi esterni, ma dalla nostra interpretazione di essi. Mentre il dolore (come una perdita o una malattia) è inevitabile, la sofferenza (ansia, paura, angoscia) è facoltativa, poiché deriva dal modo in cui elaboriamo mentalmente le situazioni. "Non credere a tutto ciò che pensi" è un libro di auto-aiuto che esplora il modo in cui i nostri pensieri influenzano la nostra sofferenza emotiva e come possiamo liberarci dagli schemi mentali negativi per raggiungere la pace. CÉSAR GIRALDO, Sottoscrittore del portafoglio
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