Quelle buone feste

Da piccola trascorrevo le vacanze in un campeggio a Castelldefels, con un'escursione al villaggio dei miei genitori, Tarazona (Saragozza), per le festività di fine agosto. Inoltre, per alcune estati, siamo andati a Chiclana (Cadice), dove una mia zia lavorava come insegnante, durante un viaggio in auto da Barcellona, fermandoci in tutte le città di interesse storico, artistico e monumentale. Seguendo gli insegnamenti del mio caro padre, rimasi profondamente colpita dal fatto che, al mio ritorno a scuola, avevo già imparato la lezione della presenza araba in Andalusia e persino delle migrazioni dei tonni su entrambe le sponde dello Stretto di Gibilterra.
Spiaggia di Mónsul nel Parco Naturale Cabo de Gata-Níjar (Almería).
Europa PressDa studente, ho fatto alcuni viaggi in giro per l'Europa, i classici con il mio pass Interrail studentesco, e un anno, grazie a un amico cacciatore di occasioni, siamo andati in Grecia con un volo con scalo di dieci ore a Parigi. Da Atene a Istanbul in autobus, e lì, come dei pazzi sperduti, siamo stati raggirati da alcuni brasiliani diretti in India. Con loro, sempre in autobus, siamo arrivati a Kabul (Afghanistan), dove ci siamo fermati e, per un altro miracolo, abbiamo trovato un volo economico per Roma. Dalla capitale italiana, in treno fino a Genova, e da lì, in nave, fino a Barcellona. Tutto in un mese e mezzo, un periodo in cui non abbiamo mai telefonato a casa; credo che abbiamo mandato due o tre cartoline al massimo.
Il mio sogno in vacanza: essere lasciato solo nel mio piccolo appartamento ad Almería, anche se Cabo de Gata non è più quello di una volta.Devono essere trascorsi almeno cinquant'anni da quelle avventure, apparentemente prive di rischi. Nemmeno nella capitale afghana, dove a quel tempo si vedevano più donne vestite all'occidentale che con quegli ignominiosi, e ormai comuni, burqa blu, eravamo consapevoli di alcun pericolo, a parte le migliaia di hippy drogati in cerca di paradisi artificiali.
Già al lavoro, e con meno vacanze, feci viaggi in Thailandia, India, Messico, Cuba e Nicaragua (nel 1979, subito dopo il trionfo della rivoluzione sandinista, di cui non si seppe più nulla), negli Stati Uniti e poco altro.
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Durante il mio periodo a Zarzuela Tours (viaggi ufficiali con il precedente re e con quello attuale), ho viaggiato per metà del mondo e parte dell'altra metà, quindi sono sopraffatto da aerei, hotel e fusi orari. Il mio sogno in vacanza ora è essere lasciato solo nel mio piccolo appartamento ad Almería, anche se Cabo de Gata non è più quello di una volta.
So che è facile odiare viaggiare quando, a parte l'Africa centrale e alcuni paesi asiatici, la mia mappa del mondo è piena di puntine. Ma cosa c'è di meglio di un libro, un po' d'ombra e un pisolino per viaggiare senza muoversi?
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