Crisi costituzionale: Donald Trump calpesta la separazione dei poteri, fino a quando?
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C’è una “crisi costituzionale” negli Stati Uniti? In ogni caso, è in corso un vero e proprio dibattito giuridico sulla natura della separazione dei poteri, il famoso sistema di "controlli ed equilibri" per cui l'America è nota ai costituzionalisti di tutto il mondo. Gli esperti non sono concordi nel dire se il sistema funzioni semplicemente come dovrebbe (il potere esecutivo prende decisioni e, se sono incostituzionali, i giudici le bloccano) o se gli ordini esecutivi di Donald Trump siano contrari a ogni legalità e non possano essere contestati in tribunale.
Appena venticinque giorni dopo essere salito al potere per la seconda volta, Donald Trump ha fatto sapere, attraverso i social network, che "chi salva il suo Paese non infrange alcuna legge", una massima napoleonica simile al principio di irresponsabilità del capo dello Stato: "il re non può sbagliare". Questa posizione è rafforzata dall'interpretazione molto ampia che la Corte Suprema ha dato dell'immunità presidenziale nel 2024 nel caso Donald Trump contro gli Stati Uniti. Riecheggia la visione di Carl Schmitt secondo cui una volta che l'emergenza è stata decisa dal capo dello Stato, le regole costituzionali vengono sospese a favore di un regime derogatorio giustificato dall'
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