Il futuro della sartoria italiana è a... Chicago?

C'è una bella differenza tra gli atelier sartoriali di Napoli e la periferia di Chicago. Ma per Kiton, uno dei principali produttori italiani di abbigliamento maschile di lusso senza compromessi, c'è un legame valido.
Ed è proprio per questo che il marchio sta facendo qualcosa di senza precedenti. Invece di starsene lì a sperare che la prossima generazione di sarti esperti trovi la strada per il marchio napoletano, Kiton ha creato il proprio sistema di fornitura. Alla Chicago Waldorf School, in un corso opportunamente soprannominato "L'Arte della Sartoria", gli studenti delle scuole superiori apprendono i segreti più raffinati della confezione di abiti di pregio. E se scelgono di intraprendere questa carriera, hanno la possibilità di continuare quel percorso in una delle capitali mondiali della sartoria.

Antonio De Matteis, CEO di Kiton.
"Crediamo che l'eccellenza artigianale non conosca confini e che il valore del savoir-faire possa essere trasmesso ovunque ci siano talento e passione", afferma Antonio De Matteis, CEO di Kiton. "Chicago rappresenta un ponte tra passato e futuro: una città con profonde radici artigianali, grazie anche all'eredità degli immigrati italiani, e allo stesso tempo un mercato dinamico e ricettivo per il lusso su misura".
Victor de Leon, direttore nordamericano del reparto su misura all'ingrosso di Kiton, vive in città. I suoi figli frequentano la scuola Waldorf di Chicago. Un giorno, mentre assisteva a una lezione di artigianato per una classe di seconda elementare – le scuole Waldorf spesso rinunciano al curriculum tradizionale a favore di un mix olistico di competenze intellettuali, creative e pratiche – gli venne un'idea.
"Guardavo bambini di sette anni cucire, tessere e lavorare a maglia calzini, guanti e cappelli", racconta. "E lo facevano con tanta facilità, come piccoli sarti. Mi ha fatto riflettere."

Victor de Leon, direttore nordamericano del reparto all'ingrosso di abiti su misura di Kiton, con un gruppo di studenti.
Con il preside della scuola e il fervente supporto di De Matteis, de Leon ha elaborato un piano per portare i corsi di artigianato a un livello superiore per gli studenti delle scuole superiori. E così, dal settembre 2024, de Leon presiede il corso "L'Arte della Sartoria", concepito per infondere competenze artigianali direttamente dalla sartoria.
Gli studenti imparano a cucire a punto croce i revers, a costruire tele fluttuanti e a creare il taschino curvo napoletano. È roba piuttosto specifica. Ma per de Leon, coltivare queste capacità creative manuali ha anche uno scopo più ampio.

"Portare qui qualcuno come me, che lavora e vive nel settore del lusso, dà loro un'idea di cosa può rappresentare per loro il mondo della moda", dice de Leon dei suoi studenti. "È un'esperienza illuminante."
"Il Waldorf ha un curriculum davvero unico", afferma. "Gli studenti lì possono sentirsi come se vivessero in una bolla creativa. Portare qui qualcuno come me, che lavora e vive nel settore del lusso, offre loro una visione di cosa può rappresentare per loro il mondo della moda. È un'esperienza illuminante."
A tal fine, il corso non si concentra solo sull'artigianato. "Cerco anche di aprirli al branding, al marketing, al design e alla grafica", afferma de Leon.

Kiton intende offrire ad alcuni selezionati diplomati la possibilità di formarsi e lavorare presso il suo atelier di Napoli.
C'è anche un lato positivo per Kiton: la possibilità di incontrare la prossima generazione di sarti sul suolo americano. Dopo la laurea, Kiton prevede di offrire a uno, due o forse anche tre studenti la possibilità di approfondire ulteriormente l'esperienza formandosi presso l'atelier sartoriale Kiton di Napoli per tre anni. Questi studenti si immergeranno nel mondo Kiton, nella lingua italiana e nella cultura della città più vivace d'Italia.
Insegnare a un pugno di studenti delle superiori i dettagli più raffinati della sartoria può sembrare una goccia nell'oceano. Eppure, anche in questa fase iniziale, sta facendo scalpore nel settore dell'abbigliamento di lusso. Alcuni dei principali clienti nordamericani di Kiton – negozi specializzati in abbigliamento maschile come Mitchells nel Nord-Est e Harry Rosen a Toronto – stanno già valutando i vantaggi di assumere il primo ragazzo che tornerà a casa dopo aver completato il programma.

"La sartoria è un'arte che richiede tempo, pazienza e precisione", afferma Antonio De Matteis, CEO di Kiton. "Voglio che capiscano che imparare un mestiere può rappresentare una solida opportunità per il loro futuro, soprattutto in un mondo in cui la domanda di savoir-faire autentico è più forte che mai".
Perché, sebbene le competenze che Kiton trasmetterà siano più facilmente associate a operazioni completamente su misura, rappresentano anche – proprio come da Kiton, dove il fatto a mano è ancora una componente fondamentale del prêt-à-porter – un aspetto sempre più importante del servizio clienti per i rivenditori di fascia alta. Avere a disposizione sarti locali, formati a Napoli, non può che essere un vantaggio per gli affari.
"Mi aspetto che gli studenti affrontino questa esperienza con passione e dedizione", afferma De Matteis. "Perché la sartoria è un'arte che richiede tempo, pazienza e precisione. Voglio che capiscano che imparare un mestiere può rappresentare una solida opportunità per il loro futuro, soprattutto in un mondo in cui la domanda di autentico savoir-faire è più forte che mai".
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