Ancora vendite sul lusso, a Milano Cucinelli e Moncler giù di oltre il 2%

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Nuova giornata di vendite per i titoli della moda e del lusso, che sono tutti in calo, risentendo sia dei conti deludenti annunciati da Chanel, sia delle indicazioni che emergono dalla conferenza organizzata a Parigi sul settore. A Piazza Affari sono colpiti dalle vendite Moncler, Brunello Cucinelli e Salvatore Ferragamo. A Parigi, inoltre, cali per Lvmh , Hermes e Kering,così a Zurigo per Richemont Sa e a Londra per Burberry.
Nel corso dell'evento organizzato da Morgan Stanley sul settore moda e lusso è stato tratteggiato un quadro a tinte fosche, con la domanda che rimane debole, tenendo conto di un peggioramento della 'consumer confidence' soprattutto in Cina. «Questi messaggi non sorprendono, alla luce del recente contesto di mercato, con la fiducia dei consumatori che ad aprile è scivolata anche negli States, ai livelli dell'aprile-maggio 2020», hanno commentato gli analisti di Equita, che inoltre hanno ricordato anche che le vendite retail in Cina sono risultate in peggioramento, risentendo anche della forza dell'euro e dello yen, poco favorevoli ai flussi turistici.
Equita, così, ha deciso di abbassare il target di prezzo sulle azioni di Lvmh, il colosso del settore, portandolo a 600 euro, dai precedenti 620 euro. La raccomandazione è rimasta di 'Hold' sui titoli, che in Borsa si attestano a 485,5 euro. La sforbiciata al prezzo obiettivo, che rimane bel al di sopra dei corsi di Borsa, è dovuta a una revisione delle stime per fine anno: quelle sui ricavi sono state abbassate dell'1% (a 83,224 miliardi) e quelle sull'ebit del 2% (a 19 miliardi). Anche l'utile netto è stato ridotto del 3% a 12,45 miliardi, tenendo conto che anche nel secondo trimestre 2025 il gruppo, secondo Equita, dovrebbe registrare un calo delle vendite attorno al 2%, più del consensus che stima un ribasso dell'1,5%. Gli esperti della sim scommettono su una ripresa nel secondo semestre del 2025, ma questa è tutta da verificare. Continuano a preferire le azioni di Moncler e Prada.
Intanto, Barclays non solamente ha confermato la raccomandazione negativa di 'Underweight' su Ferragamo, ma ha tagliato il target price da 5,7 a 5,4 euro. La banca di Oltremanica teme che nel secondo trimestre la casa fiorentina accuserà un ribasso delle vendite del 5% a cambi costanti, con l'Asia-Pacifico in picchiata del -14% e anche gli Usa in peggioramento del 4%. Dovrebbero tenere l'Europa (-1%) e il Giappone (+1%). Così sono state abbassate anche le stime di fatturato per l'intero anno e quelle sull'utile per azione visto in calo a 0,04 euro da 0,09 euro del 2024.
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