Brunello Cucinelli sotto la lente dopo la semestrale in crescita
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Brunello Cucinelli sotto la lente a Piazza Affari all’indomani della diffusione dei ricavi semestrali. I titoli, partiti in rialzo, ora si muove in calo. La casa di moda umbra ha archiviato il primo semestre 2025 con ricavi per 684 milioni, in crescita del +10,2% a cambi correnti e del 10,7% a cambi costanti rispetto al primo semestre 2024. La società ha registrato «importanti incrementi in tutte le aree geografiche, con le Americhe che hanno registrato un +8,7% (+10% a cambi costanti), l'Europa un +10% (+9,6% a cambi costanti), l'Asia un +12,5% (+13% a cambi costanti»). Il fatturato, inoltre, è risultato in rialzo in entrambi i canali di vendita: con il retail salito del 10,3% e l'wholesale del 10,1%. Il fondatore e presidente esecutivo, Brunello Cucinelli, ha confermato la previsione di crescita attorno al 10% sia per il 2025 che per il 2026.
Gli analisti sono tutti concordi nell'apprezzare la capacità della società di riuscire a crescere in modo vivace, nonostante il periodo di crisi che sta attraversando il mondo della moda. Questo grazie soprattutto al posizionamento sull'alto di gamma dei prodotti, comprati perlopiù da una clientela benestante e meno elastica all'andamento del pil e all'inflazione. Tuttavia le case d'affari consigliano cautela sulle azioni di Cucinelli, ritenendo che siano già correttamente valutate. Jefferies ha commentato che probabilmente la prima società ad aprire le danze dei conti semestrali, ossia Cucinelli, sarà anche la prima società per performance. Gli analisti della casa d’affari sono rimasti colpiti dalla sua capacità di registrare una crescita in tutte le aree geografiche. Hanno inoltre apprezzato l’indicazione emersa nel corso della conference call che i margini del 2025 sono previsti in leggero miglioramento, tenendo anche conto che i prezzi saliti dei capi, come indicato nel corso della call, sono stati aumentati in tutto il mondo del 3-3,2% nei mesi scorsi e subiranno inoltre nei mesi a venire un incremento attorno al 4% solo negli Usa, a causa dei dazi. In ogni caso Jefferies non ha cambiato le stime su Brunello Cucinelli, confermando di prevedere un ebit del primo semestre in rialzo dell’8% a 112,6 milioni. Anche il giudizio è rimasto di ‘Hold’ con l’indicazione di un target di prezzo a 107 euro.
Intermonte, invece, pur confermando la raccomandazione di ‘Neutral’, ha rivisto il prezzo obiettivo sulle azioni della casa umbra da 107,5 euro a 114 euro. Gli esperti hanno evidenziato che Cucinelli ha un posizionamento unico e beneficia della domanda di beni esclusivi che rimane forte a differenza di quella del resto della moda che invece è più volatile. «Brunello Cucinelli si conferma tra i pochi vincitori del settore grazie al suo posizionamento e ai suoi valori etici e umanistici», hanno sottolineato gli analisti della sim. Apprezzamenti alla performance di Cucinelli sono arrivati anche da parte di Equita. «Vista la resilienza delle crescite e i messaggi di fiducia espressi dal management, alziamo le stime per l’intero anno dell’1% con un fatturato ora previsto in crescita del 10% (in linea con la guidance) dal +9% (consensus +9,5%)», hanno indicato gli analisti della sim, che però hanno calcolato un target di prezzo più basso delle quotazioni di Borsa, pari a 103 euro, sebbene rivisto dell’1%. «Pensiamo che la performance di Brunello Cucinelli si confermerà ancora una volta una delle migliori nel settore, che vediamo complessivamente in calo. Allo stesso tempo, tuttavia, le valutazioni riflettono già a nostro avviso i punti di forza dell’equity story». Equita, in particolare, stima che le azioni hanno un rapporto tra prezzo e utili previsti al 2026 di circa 47 volte contro una media storica degli ultimi dieci anni attorno a 43 volte (salita a 49 volte negli ultimi tre anni) e con un premio rispetto ai peers di circa il 130%, in rialzo dal 113% degli ultimi tre anni.
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