Cicero Experience, voucher bloccati e clienti in rivolta. La startup è in liquidazione: cosa fare

“A Natale mia figlia decide di regalare a me e mia moglie un aperipranzo in una villa di Varenna sul lago con visita guidata tramite Cicero Experience”, ci scrive un lettore. “Arrivati in primavera decidiamo di prenotare la visita con il voucher ricevuto senza riuscire a farlo. Dal sito era impossibile, mancava il link”. “Dal numero di telefono pure, fisso e cellulare squillano a vuoto. Ad un cellulare risponde una donna che asserisce di non lavorare più per Cicero Experience. Via WhatsApp nessuna risposta”. Brutto segno, per chi ha comprato questi pacchetti di “esperienze”. La conferma arriva a Repubblica dall’azienda: “la startup innovativa Cicero SRL, in data 4 luglio 2025, ha depositato avanti al Tribunale di Lecco ricorso per l’apertura della liquidazione giudiziale”.
Servizi bloccati e rimborsi impossibiliSi materializza il fantasma di soldi perduti per tutti quelli che hanno comprato questi pacchetti e ora, invece di una “experience”, si ritrovano con il proverbiale pugno di mosche in mano. Durante la procedura “non è consentita alla società alcuna attività che impatti direttamente o indirettamente sulle risorse in capo alla società. Non sarà quindi possibile erogare servizi né elargire rimborsi”, scrive la società al nostro giornale.
Le proteste degli utentiIl problema è recente, solo da luglio i clienti cominciano ad affollare forum e Tripdavisor con messaggi dal tono “truffatori”. “Ho regalato un voucher per un experience, ma arrivata la stagione giusta per poterlo usare, il sito non mi permetteva di prenotare, ho provato a contattare tramite telefono e mail, ma nessuno rispondeva”, scrive uno di loro. “L'azienda è fallita. I soldi se li sono tenuti. Non acquistate e non fidatevi di questi servizietti gestiti da persone che non sono in grado di fare il proprio mestiere”.
La storiaEppure Cicero il proprio mestiere sembrava saperlo fare. Fondata nel 2020, in piena pandemia – un paradosso per un’azienda fondata su esperienze – dal bocconiano Francesco Cappoli e Chiara Redaelli. L’idea, hanno raccontato i due, è venuta dopo anni di viaggi in Asia e Medio Oriente, durante i quali i si rendono conto che le esperienze più memorabili sono sempre legate alle persone conosciute lungo il percorso. Obiettivo è quindi offrire ai viaggiatori esperienze autentiche, lontane dal turismo di massa, mettendo al centro la narrazione umana e la qualità dell’incontro.
Il modello di business si distingue per la selezione accurata dei partner locali, che non sono semplici guide turistiche, ma veri e propri “Cicero”: artigiani, chef, artisti, imprenditori, sportivi ed enologi che condividono la loro passione e il loro sapere.
In pochi anni, la startup ha superato i 500.000 euro di fatturato, coinvolto migliaia di clienti e ampliato la propria offerta a oltre 150 esperienze in 13 regioni italiane. Tra le proposte si trovano voli in aliante, cene private con chef su isole, tour artigianali e molto altro, sempre con l’obiettivo di valorizzare il territorio e le sue eccellenze attraverso storie autentiche.
Nel 2021 riportava ricavi da mezzo milioni di euro e una raccolta di fondi per 2 milioni. Nel 2022 aveva 5mila clienti e annunciava di essere vicina a raggiungere 1,2 milioni di euro di fatturato. E ora?
Durante la procedura di liquidazione, in effetti i voucher attualmente non sono utilizzabili e non è possibile richiedere il rimborso. La situazione potrà evolversi solo dopo la decisione del Tribunale e l’eventuale nomina di un liquidatore. In caso di apertura della liquidazione giudiziale, i creditori (inclusi i possessori di voucher) potranno presentare domanda di ammissione al passivo secondo le modalità che verranno comunicate dal Tribunale o dal curatore nominato.
Cosa fareI consigli: conservare tutta la documentazione relativa all’acquisto e al possesso del voucher; monitorare le comunicazioni ufficiali della società e del Tribunale di Lecco per eventuali aggiornamenti sulle procedure e sulle possibilità di recupero del credito.
In caso di apertura della liquidazione, valutare con un professionista (commercialista, avvocato) la possibilità di presentare domanda di ammissione al passivo. “Ci scusiamo profondamente per il disagio”, conclude la comunicazione di Cicero Experience a Repubblica.
La Repubblica