Il cartello del delivery, multa da 329 milioni di euro a due colossi: le pratiche illecite

La Commissione Europea ha inflitto una sanzione complessiva di 329 milioni di euro a Delivery Hero (Germania) e alla sua controllata Glovo (Spagna). Una durissima punizione per pratiche anticoncorrenziali nel mercato delle consegne a domicilio.
Secondo Bruxelles, le due piattaforme avrebbero stipulato un vero e proprio cartello tra il 2018 e il 2022: si sarebbero accordate per non “soffiare” i dipendenti l’una all’altra (accordi di non-assunzione o no-poach), per scambiare sistematicamente informazioni sensibili sulle attività e per spartirsi i mercati geografici.
Multa record a Delivery Hero e Glovo: cosa ha deciso l’UeLe due aziende, secondo l’indagine Ue, avevano creato un sistema in cui ciascuna evitava di disturbare il business dell’altra. In alcuni casi, si sarebbero addirittura avvisate preventivamente in caso di espansione prevista in nuovi territori. Bruxelles ha definito il comportamento un classico “accordo orizzontale anticoncorrenziale” vietato dal Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), articolo 101.
Delivery Hero dovrà versare 223 milioni di euro, Glovo 105,7. Entrambi i colossi hanno confermato la sostanza degli accordi e accettato la transazione, incassando così uno sconto del 10% sull’importo. La Commissione ha ricalcolato la multa considerando durata e modalità delle infrazioni, senza sconti su metodo e intenzioni.
Accordo per limitare la concorrenzaSecondo la Commissione, durante il periodo in cui Delivery Hero era azionista di minoranza di Glovo (dal 2018 fino all’acquisizione del controllo nel 2022), si sarebbero verificate intese illecite finalizzate a limitare la concorrenza.
Gli accordi prevedevano di non sottrarsi reciprocamente i dipendenti (soprattutto dirigenti e profili tecnici), di scambiarsi informazioni commerciali strategiche (incluse conversazioni via WhatsApp e email) e di spartirsi i mercati, evitando l’ingresso in aree geografiche dove l’altro era già attivo.
Le tappe dell’inchiesta Antitrust: dal 2018 all’accordo del 2025L’inchiesta formale della Commissione è stata aperta nel giugno 2022, ma alcune segnalazioni erano già emerse in precedenza, anche da concorrenti e analisti di settore. Nel 2023 sono state effettuate ispezioni a sorpresa presso le sedi centrali di Delivery Hero e Glovo.
Sono stati acquisiti documenti interni e registrazioni di conversazioni che hanno confermato l’esistenza del cartello. Dopo quasi tre anni di istruttoria, il 2 giugno 2025 la Commissione ha chiuso il caso con una transazione, accettando la cooperazione delle aziende coinvolte.
Le conseguenze della multaÈ la prima volta che Bruxelles mette nero su bianco una multa per cartello sul mercato del lavoro. Non sui prezzi, ma sulle persone: qui si parla di manager trattenuti, di offerte mai fatte, di assunzioni bloccate a tavolino. Il food delivery, già affaticato da modelli traballanti e da una guerra dei prezzi senza fine, ora deve anche fare i conti con un regolatore che ha deciso di alzare la testa.
Delivery Hero aveva messo da parte 400 milioni, segno che qualcosa bolliva da tempo, probabilmente se lo aspettava. La multa è arrivata più leggera del previsto, quindi il gruppo potrà recuperare una parte della provvista senza toccare i conti operativi.
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