Pesca dei moscioli, idee dopo lo stop: una super boa e gabbie ecologiche

15 mag 2025

I moscioli selvatici non si potranno pescare almeno sino al 15 giugno
Ancona, 15 maggio 2025 – I moscioli selvatici non si potranno pescare almeno sino al 15 giugno, né da parte dei 31 pescatori titolari di autorizzazione alla pesca dei mitili, né dai singoli cittadini. A stabilirlo l’attesa ordinanza della Capitaneria di Porto dopo che nel pomeriggio di martedì si è riunita la Consulta regionale della Pesca convocata dall’assessore regionale Andrea Maria Antonini proprio per esaminare la difficile situazione in cui si trova il mitilo nostrano.
Riunione dalla quale è uscito il parere favorevole al posticipo dell’avvio della pesca (la Consulta per legge può emanare solo pareri) come richiesto dall’assemblea dei mosciolinari del 7 maggio. Nel corso della riunione dell’organismo regionale, l’assessore Antonini ha espresso il suo forte interessamento al problema e ha dato lettura della lettera da lui inviata al Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, con la quale sollecita l’emanazione di ristori per i pescatori che già da questo mese terranno le loro barche in rada e non hanno, al momento, certezze se la pesca verrà sospesa completamente o no.
Le intenzioni dell’assessore sono rivolte oltre che ai ristori necessari per i pescatori anche a concretizzare progetti di elevato spessore scientifico a suo tempo anticipati al Carlino nel corso di un’intervista rilasciata proprio da Antonini lo scorso mese, e confermati in questa fase. Il primo riguarda un protocollo con il Cnr per il posizionamento di una boa al largo della costa anconetana. Si tratta di un nuovo e potente strumento di studio che consentirà di approfondire gli effetti dei cambiamenti climatici che influenzano il mare e fornire in tempo reale informazioni sullo stato della sua salute. I dati raccolti dalla boa, il cui costo si aggira sui 200mila euro, saranno fondamentali non solo per conoscere cosa succede al mare con l’aumento della temperatura, la diffusione di eventuali alghe tossiche, la mancanza di nutrimento da parte dei fiumi , ecc., ma anche di fornire agli istituti di ricerca che stanno studiando la situazione del mosciolo, nuovi elementi di valutazione indispensabili a individuare le cause del malessere che sta vivendo il mitilo locale.
Oltre a questo progetto l’assessore Antonini sta valutando con i propri uffici il finanziamento per la realizzazione di gabbie ecologiche da posizionare sul fondo davanti alla costa del Conero per offrire ai mitili selvatici una ulteriore possibilità di riproduzione. E’ stato sino ad oggi accertato, nel corso delle analisi eseguite dalla Politecnica e ancora in corso, che le famiglie di mitili riescono, almeno per ora, a sopravvivere dove l’acqua è più fredda, cioè a grandi profondità. Dalle ultime immersioni risulta che vi sono interi scogli ricoperti dal cosiddetto seme, le piccolissime larve di mosciolo. Oggi non possiamo conoscere cosa avverrà questa estate ma la loro presenza offre, almeno per ora, una speranza che se non questa 2025 ci possa essere una prossima stagione prolifica.
İl Resto Del Carlino