Ravello Festival 2025: il respiro del grande sinfonismo internazionale sulla Costiera Amalfitana

Dal 6 luglio al 25 agosto, il Belvedere di Villa Rufolo si trasforma in palcoscenico d’eccezione per una tra le più prestigiose rassegne musicali d’Europa: il Ravello Festival, che anche quest’anno conferma la propria vocazione internazionale e sinfonica, con ospiti di rilievo assoluto e numerose esclusive italiane.
Il cartellone 2025 offre un itinerario affascinante tra capolavori orchestrali, rarità, riletture e un forte accento sull’eredità wagneriana, presente in ben cinque concerti.
Wagner protagonista e ritorno alle grandi orchestreL’inaugurazione, domenica 6 luglio, è affidata al complesso francese Le Cercle de l’Harmonie sotto la direzione di Jérémie Rhorer, con un programma che accosta il Preludio da “Parsifal”, l’Ouverture da “Tannhäuser” e la “Symphonie fantastique” di Berlioz: una dichiarazione di intenti che segna il tono sinfonico e romantico del festival.
Non mancano i giganti: il 12 luglio sarà la volta dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Daniel Harding, in una scaletta che unisce Mahler, Wagner e Brahms. L’indomani, l’esclusiva italiana della Mahler Chamber Orchestra diretta e accompagnata al pianoforte da Yuja Wang rappresenta uno degli eventi clou del cartellone, con musiche di Stravinskij, Kapustin, Beethoven e Čajkovskij.
Brahms, Beethoven e Čajkovskij tra virtuosismo e profonditàIl 19 luglio, un altro doppio capolavoro: Myung-Whun Chung guida la Filarmonica della Scala in Beethoven (Concerto n. 4 con Mao Fujita al pianoforte) e Brahms (la Sinfonia n. 4), mentre il 3 agosto l’Orchestra Filarmonica di Benevento, con la direzione di Diego Ceretta e il violoncellista Ettore Pagano, proporrà un classico trittico romantico: Čajkovskij, Saint-Saëns e Beethoven.
Da segnalare anche il concerto pianistico del 20 luglio con Filippo Gorini, che unisce Kurtág, Schumann e Schubert, e l’immancabile Concerto all’alba (11 agosto, ore 5:15), con la Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno e musiche di Wagner, Grieg e Čajkovskij, dirette da Giuseppe Mengoli.
Nagano, Spyres e il gran finale con PetrenkoIl 22 agosto sarà la volta dell’attesissimo ritorno di Kent Nagano alla guida della Dresdner Philharmonie (esclusiva italiana), con un programma che affianca il Preludio da “Parsifal”, i “Wesendonck-Lieder” e la Sinfonia “Riforma” di Mendelssohn. Due giorni dopo, il 24 agosto, spazio al baritenore Michael Spyres, in esclusiva italiana con l’ensemble Il Pomo d’Oro e un’antologia vocale tra Händel, Vivaldi, Galuppi, Rameau e Porpora, sotto la direzione di Francesco Corti.
A chiudere il festival, il 25 agosto, l’esclusiva italiana della Royal Philharmonic Orchestra, diretta da Vasily Petrenko, in un originale omaggio al sinfonismo cinematografico (Korngold, Williams) che sfocia nella sontuosità esotica di “Shahrazād” di Rimskij-Korsakov.
Tra jazz e contaminazioniAccanto al repertorio classico, spazio anche al crossover e al jazz, con concerti notturni dedicati a Oscar Peterson (31 luglio), Ella Fitzgerald (1° agosto, con Roberta Gambarini e la Salerno Jazz Orchestra), fino al virtuosismo senza confini del fisarmonicista Richard Galliano (2 agosto).
Una cornice senza egualiCome da tradizione, tutti i concerti si terranno al Belvedere di Villa Rufolo, con inizio alle ore 20 (salvo diversa indicazione), preceduti da appuntamenti di approfondimento gratuiti con nomi di rilievo della critica musicale italiana (tra cui Alberto Mattioli, Andrea Estero, Carla Moreni, Roberta Pedrotti, Nicola Cattò).
İl Denaro