Varese - Nei cimiteri un patrimonio da tutelare: al vaglio della commissione le tombe da proteggere - - Varese News

I cimiteri sono luoghi della memoria dove prosegue il legame affettivo. All’interno dei 14 cimiteri della città di Varese, ci sono tombe, cappelle, edicole che costituiscono un patrimonio storico, artistico e culturale della città.
La maggior parte delle opere sepolcrali sono mantenute e curate ma altre versano in stato di abbandono, dove il legame della memoria ha ormai lasciato ampio spazio all’oblio. In base al nuovo regolamento cimiteriale, le sepolture abbandonate a loro stesse vengono riassegnate se, al termine di un’indagine lunga, nessun ne richieda la permanenza. Le ossa degli estinti sono portate all’ossario comunale e gli spazi cimiteriale rientrano nella disponibilità comunale.
Nei 14 cimiteri cittadini, però, ci sono veri e propri monumenti di valore artistico architettonico di pregio e così sepolcri di personaggi che hanno fatto la storia, il cui simbolo supera l’oblio dei singoli.
All’interno del nuovo regolamento è stata prevista l’istituzione di una Commissione Consultiva per la valorizzazione dei sepolcri e del patrimonio storico-artistico e architettonico dei cimiteri di Varese composta da esperti di alto profilo come l’architetto Gianfranco Ferrario, che da oltre trent’anni studia i cimiteri, il presidente della commissione stessa professor Leonardo Tomassoni oltre ai professori Giuseppe Armocida, Ivana Pederzani e Paola Viotto.
A loro è stato assegnato il compito di visitare i 14 cimiteri e stilare una lista di beni da tutelare e custodire, come spiega il sindaco Davide Galimberti: «Abbiamo creato uno strumento che ci consente di preservare e far conoscere le tombe storiche della nostra città, integrando questo lavoro con il progetto del Famedio per la valorizzazione degli illustri varesini»,.
La Commissione si è insediata da un anno: «Abbiamo visitato i cimiteri della città, sepolcro per sepolcro, prendendo spunto dalla loro storia e mappando le tombe di valore civico, artistico e architettonico – ha spiegato il presidente Tomassoni – È emersa con chiarezza la necessità di non toccare tombe di pregio che rischierebbero, senza adeguata attenzione, di andare perdute. Non è semplice tracciare un confine netto tra ciò che va preservato e ciò che può essere rimosso, perché il rispetto per la memoria e per il patrimonio richiede un approccio approfondito e responsabile».
Un recente sopralluogo della Commissione presso il Cimitero Monumentale di Giubiano, svolto tra giugno e luglio 2024, ha portato all’individuazione di numerosi sepolcri di rilevante valore artistico e storico, che meritano particolare tutela. Tra questi, l’Edicola Macchi e quella Nasoni, opere di alto pregio firmate dall’architetto Sommaruga, e il sepolcro di Giuseppe Guerzoni, patriota risorgimentale e segretario di Giuseppe Garibaldi. Vi sono, poi, le tombe di personaggi che hanno segnato la storia locale e nazionale, come il senatore ed ematologo Giulio Bizzozero, oltre a sculture di artisti come Eugenio Pellini, Angelo e Vittore Frattini, Adriano Bozzolo.
Il lavoro di raccolta di dati ha indotto la commissione a proporre iniziative allargate alla cittadinanza come quella delle visite guidate, progetto allo studio dell’assessorato alla cultura. Punto di partenza è la guida di cimiteri cittadini realizzata ormai decenni fa dall’architetto Ferrario e che ora dovrebbe essere aggiornata : « Negli ultimi anni il patrimonio architettonico si è velocemente ammalorato anche a causa delle piogge acide – ha spiegato l’esperto – Occorre intervenire tempestivamente per evitare il danno irreparabile. I cimiteri ci narrano la storia di Varese, a partire dall’Ottocento. Troviamo qui imprenditori, politici, scienziati, artisti: figure che hanno contribuito alla crescita della città».
Il nuovo regolamento cimiteriale prevede anche la possibilità di riutilizzare tombe di pregio abbandonate, consentendo l’inserimento di nuovi defunti con l’obbligo, per chi subentra, di farsi carico della manutenzione del monumento, così da garantirne la conservazione.
In un’epoca in cui spesso la memoria storica rischia di essere trascurata, questo lavoro della Commissione e dell’Amministrazione comunale rappresenta un passo fondamentale per ridare centralità ai cimiteri come luoghi di identità e di cultura.
La Commissione punta anche a coinvolgere il mondo della scuola, affinché le giovani generazioni possano comprendere e valorizzare il significato storico e culturale dei cimiteri. Perché, come sottolineano i membri della Commissione, nella “città dei morti” si trova l’anima stessa della storia di Varese.
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