"Territori e sicurezza", le mappe dei negoziati

Dietro l'apparente stallo dei colloqui, nelle cancellerie europee si lavora per offrire a Kiev il massimo sostegno nei negoziati. Nuovo contatto telefonico tra i ministri degli Esteri dei Paesi presenti al vertice di Washington dello scorso 18 agosto. Territori e garanzie di sicurezza. Questi i due temi intorno a cui si costruiscono le ipotesi di un Ucraina post guerra.Sono sette le regioni ucraine occupate parzialmente o totalmente dai russi. La Crimea, persa da Kiev nel 2014, di cui neanche si parla, come se gli stessi americani la considerassero già persa. Il Donbass, regioni di Donetsk e Luhansk; la priorità di Mosca perché ricchissimo di minerali - e Putin, infatti, lo vuole tutto per sé, nonostante i suoi ne abbiano occupato meno dell'80%. Delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia, i russi detengono poco più del 70 per cento, ma le truppe di Mosca occupano anche l’1 per cento della regione di Sumy e il 5% di Kharkiv. Ed è quanto, secondo alcuni analisti, si è spinto a offrire Putin in cambio di tutto il Donbass, della Crimea e del congelamento della linea del fronte a Kherson e Zaporizhzhia.Dato a Putin quel che non è di Putin, quali sarebbero le garanzie di sicurezza per l'Ucraina? Il Cremlino non vuole Kiev nella Nato e rifiuta qualsiasi soldato dell'Alleanza in Ucraina, a meno che non ci siano anche cinesi e gli stessi russi. Trump assicura: "Non daremo più un solo dollaro all'Ucraina". A Kiev, secondo Trump, arriveranno solo euro dal Vecchio Continente. Soldi, almeno 100 miliardi, che poi verranno girati a Washington che fornirà le armi. A pagamento, dunque.
Rai News 24