Accordo Intel-governo USA: possibili reazioni avverse

Il governo statunitense ha acquisito il 9,9% di Intel attraverso la conversione dei sussidi in azioni ordinarie. L’azienda californiana ha inviato alla SEC (Securities and Exchange Commission) il documento obbligatorio (form 8-K) che fornisce i dettagli della transazione e include anche un avviso relativo ai possibili rischi.
Il governo potrebbe influenzare il business di IntelIl Dipartimento del Commercio ha investito circa 8,9 miliardi di dollari in Intel, pari ad una quota azionaria del 9,9%. In realtà, l’esborso è zero perché la somma corrisponde ai sussidi già assegnati dalla precedente amministrazione all’azienda californiana in base al CHIPS and Science Act e al programma Secure Enclave.
Per il governo non ci sono particolari rischi. Anzi occupa ora una posizione di vantaggio perché potrebbe influenzare il business di Intel. Nel documento inviato alla SEC viene evidenziato che l’accordo potrebbe cambiare in base a nuove leggi, regolamenti o se alla Casa Bianca arriverà un Presidente appartenente al Partito Democratico.
Intel avverte inoltre che la transazione elimina ogni diritto contrattuale in relazione ai sussidi attuali e potrebbe impedire l’accesso a futuri sussidi. Il governo statunitense potrebbe diventare il principale azionista e quindi perseguire interessi diversi da quelli degli altri azionisti o limitare potenziali transazioni future.
Intel sottolinea che le vendite al di fuori degli Stati Uniti hanno rappresentato il 76% del fatturato per l’esercizio chiuso al 28 dicembre 2024. Le attività internazionali potrebbero essere influenzate negativamente dalla presenza del governo come azionista significativo. Il governo potrebbe imporre ulteriori normative, obblighi o restrizioni, vietando ad esempio i sussidi esteri.
Infine, considerata la scarsità di recenti precedenti per simili transazioni e il fatto che il governo sia diventato un azionista significativo, Intel evidenzia che potrebbero verificarsi reazioni negative, immediate o nel tempo, da parte di investitori, dipendenti, clienti, fornitori, partner commerciali, governi stranieri o concorrenti. Potrebbero anche verificarsi contenziosi relativi alla transazione e un maggiore controllo pubblico o politico nei confronti dell’azienda.
Il CEO Lip-Bu Tan ha dichiarato che Intel non ha bisogno di sussidi. L’accordo con Intel è stato criticato dagli esperti del settore e da alcuni politici democratici. Il Governatore della California ha scritto su X che gli Stati Uniti sono diventati la Repubblica Socialista di America.
Punto Informatico