Amministrazione Trump investe 8,9 miliardi in Intel

Come anticipato a metà agosto, l’amministrazione Trump ha investito 8,9 miliardi di dollari in Intel. La somma corrisponde a circa il 10% delle quote azionarie. La maggioranza verrà finanziata dai sussidi erogati dal governo in base al CHIPS and Science Act. Pochi giorni fa, l’azienda californiana aveva ricevuto 2 miliardi di dollari da SoftBank.
Accordo tra Intel e amministrazione TrumpNel comunicato stampa di Intel è scritto che l’accordo sottoscritto con l’amministrazione Trump consentirà di rafforzare la leadership degli Stati Uniti nella produzione di semiconduttori. Il governo investirà 8,9 miliardi di dollari in azioni ordinarie di Intel. In dettaglio acquisterà 433,3 milioni di azioni al prezzo di 20,47 dollari per azione, equivalenti al 9,9% dell’azienda californiana.
La partecipazione azionaria del governo sarà finanziata dai restanti 5,7 miliardi di dollari in sovvenzioni precedentemente assegnate, ma non ancora versate, in base al CHIPS and Science Act e dai 3,2 miliardi di dollari assegnati all’azienda nell’ambito del programma Secure Enclave.
Intel continuerà a rispettare i propri obblighi nell’ambito del programma Secure Enclave e ha ribadito il proprio impegno a fornire semiconduttori affidabili e sicuri al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. L’investimento di 8,9 miliardi di dollari si aggiunge ai 2,2 miliardi di dollari in sovvenzioni che Intel ha già ricevuto per un investimento totale di 11,1 miliardi di dollari.
Intel sottolinea che il governo avrà una partecipazione passiva, quindi senza rappresentanza nel consiglio di amministrazione. Voterà con il consiglio solo su questioni che richiedono l’approvazione degli azionisti. Se la quota di Intel nelle fonderie scenderà sotto il 51%, il governo riceverà un altro 5% a 20 dollari per azione.
Simili accordi potrebbero essere sottoscritti con altre aziende che hanno ricevuto sussidi in base al CHIPS and Science Act, ma solo se non incrementeranno gli investimenti negli Stati Uniti. Sono pertanto escluse TSMC e Micron.
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