La casa di Silvana Damato verrà esaminata col luminol: si cercano tracce di sangue

Sarà passata al setaccio dai Ris l’abitazione di Silvana Damato, l’ex tabaccaia della Stazione Centrale di Milano trovata morta nella vasca del suo appartamento di via Bisnati 7 a Milano (zona Bruzzano) venerdì 8 agosto. I detective del Reparto investigazioni scientifiche di Parma utilizzeranno il luminol all’interno dell’appartamento alla ricerca di eventuali tracce ematiche cancellate o altri indizi utili alle indagini.
I militari del Reparto investigazioni scientifiche di Parma effettueranno un sopralluogo con il luminol, alla ricerca di eventuali tracce ematiche cancellate o altri indizi utili alle indagini. L’ispezione, prevista per la mattinata di martedì 26 agosto, potrebbe dare un’accelerata all’inchiesta per omicidio.
Le indaginiSul caso stanno lavorando i carabinieri della compagnia Duomo e della stazione di Affori, coordinati dal pm Valentina Mondovì. Restano però ancora molti punti oscuri: gli inquirenti attendono la relazione dell’autopsia e l’esito delle analisi istologiche, fondamentali per chiarire la presenza di acqua nei polmoni e rilevare eventuali tracce tossicologiche.
Il ritrovamento del cadavereA fare la macabra scoperta, nella serata di venerdì 8 agosto, sono stati i vigili del fuoco. La 69enne aveva un appuntamento con alcuni amici per giocare a carte alla caffetteria “Sun Strac” al Parco Nord, ma non è mai arrivata. Sono stati loro a lanciare l’allarme dopo svariati tentativi - tutti andati a vuoto - di mettersi in contatto con lei.
Intorno alle 19 i vigili del fuoco sono entrati nell’appartamento forzando la porta (chiusa, all’interno dell’abitazione mancava un mazzo di chiavi). Una volta dentro hanno trovato il cadavere della donna. All’interno della vasca con l’acqua. Immediatamente è scattata la chiamata ai carabinieri.
Nessun segno di lotta all’interno dell’abitazioneSul corpo della pensionata - che viveva da sola, aveva una figlia ma vive altrove - sono state rilevate ferite compatibili con l’azione di un’altra persona. L’appartamento, però, era perfettamente in ordine: nessun segno di colluttazione o effrazione, nessun oggetto di valore mancante, a eccezione del mazzo di chiavi scomparso.
milanotoday