La solidarietà più forte di ogni ostacolo: "Ci serve con urgenza un deposito"

8 lug 2025

L’attività non si è interrotta, ma servono nuovi locali per stoccare la merce
EMPOLIA più di tre settimane dall’incendio che ha distrutto quindici tonnellate di prodotti alimentari – per un valore stimato di circa 10mila euro – l’associazione Re.So. Recupero Solidale non si arrende continuando a fare il possibile per non interrompere l’attività al servizio delle famiglie in difficoltà. L’urgenza però resta una: la mancanza di un magazzino. Il rogo, con ogni probabilità di origine vandalica, ha coinvolto circa 250 dei 700 metri quadrati del magazzino comunale alla Vela Margherita Hack di Avane mandando in fumo gran parte delle scorte stoccate negli spazi di via Magolo. "Non abbiamo uno spazio per i prodotti che dovremo acquistare a breve, perché gran parte della riserva è andata distrutta e va recuperata. Dobbiamo prepararci in attesa della prossima raccolta alimentare – spiega il vicepresidente Enrico Roccato – . Parte degli acquisti saranno sostenuti dalla raccolta fondi in corso". Che si muove. Lentamente, ma si muove. "Senza un deposito adeguato però non sappiamo dove mettere la merce. È la priorità assoluta: ci sono tanti spazi dismessi e inutilizzati in città, speriamo che qualcuno possa aiutarci. Non sappiamo quando potremo tornare nella parte danneggiata: tra prove statiche e impianti elettrici da rifare, i tempi saranno lunghi. E a settembre avremo decine di pancali di prodotti da sistemare". Dei locali sono stati temporaneamente messi a disposizione da Geos e dal Centro di accoglienza.Ma lavorare con la merce distribuita in più luoghi significa affrontare anche difficoltà organizzative. "Il disordine è inevitabile: diventa difficile sapere dove si trovi un prodotto, in quali quantità sia disponibile. Di fatto, la contabilità del magazzino non è più gestibile", raccontano ancora da Re.So. Mentre prosegue la ricerca (possibilmente a Empoli e in un posto facilmente raggiungibile dai mezzi dell’associazione), a trovare spazio però sono anche le buone notizie. Come quella che ha visto Francesco Vettori, giovane pistoiese, trasformare i mesi passati accanto ai volontari di Re.So. in una tesi di laurea per il dottorato in antropologia all’Università di Bologna. "Ho avuto l’occasione di presentare alla commissione un esempio virtuoso di economia circolare e solidale particolarmente attivo ma ancora poco conosciuto - ha detto lo studente -. Mi auguro che questa ricerca possa contribuire a sensibilizzare verso tutte quelle realtà che, intercettando bisogni concreti, riescono a dare risposte efficaci sul territorio".Ylenia Cecchetti
La Nazione