OpenAI usa i dati di Google Search per ChatGPT

Secondo The Information, OpenAI ha usato i dati di Google Search per migliorare le risposte di ChatGPT. Non viene però effettuata una semplice ricerca web. La startup guidata da Sam Altman ha recentemente sottoscritto un accordo con Google Cloud.
SerpApi, scraping di terze parti per OpenAIChatGPT offre la funzionalità Web Search che permette di cercare informazioni aggiornate su Internet, in quanto la sua conoscenza si ferma ad giugno 2024 (come scrive lo stesso chatbot in risposta alla domanda sull’argomento). OpenAI ha avviato la creazione di un indice di ricerca, ma il completamento richiederà diversi anni.
Secondo le fonti di The Information, OpenAI utilizza i dati di Google Search forniti da SerpApi, una startup di Austin (Texas). Grazie al suo sevizio di web scraping, ChatGPT può rispondere in maniera accurata a domande su informazioni recenti (notizie, risultati sportivi, valori azionari e altro).
Sul sito di SerpApi è scritto che il crawling di dati pubblici è legale, in quanto protetto dal Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti. Tra i suoi clienti ci sono Perplexity, Meta, Airbnb, NVIDIA e Samsung. Nell’elenco era presente anche OpenAI, ma il nome è stato rimosso.
Un ex ingegnere di Google ha dimostrato che ChatGPT accede ai dati di Google Search (anche dopo l’aggiornamento a GPT-5). Google non avviato nessuna azione legale contro SerpApi. Probabilmente attende l’esito finale del processo in corso. Entro fine mese dovrebbero essere comunicati i rimedi relativi al primo grado di giudizio. Uno di essi potrebbe essere l’accesso al suo indice di ricerca da parte dei concorrenti.
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