Perché Carla Zambelli è stata arrestata in Italia: la deputata brasiliana del partito dell’ex Presidente Bolsonaro

A Roma
Condannata a 10 anni per l'hackeraggio del sistema dei procedimenti disciplinari ai magistrati. "Sono stata incastrata, una perseguitata politica". Pensava che le sue origini italiane potessero proteggerla dall'estradizione

Carla Zambelli era arrivata in Italia per sfuggire a una condanna subita in Brasile. È stata arrestata a Roma, la deputata italo-brasilina del Partito Liberale, la formazione di estrema destra dell’ex presidente Jair Bolsonaro.
Zambelli era stata condannato lo scorso maggio a 10 anni di carcere per l’accusa di aver hackerato il sistema del Consiglio Nazionale della Giustizia (CNJ), un organo responsabile dei procedimenti disciplinari ai magistrati. Secondo l’accusa la parlamentare fece inserire documenti falsi all’interno dei sistemi per screditare i giudici che stavano indagando su Bolsonaro per il tentato colpo di stato del 2022, in particolare Alexandre de Moraes, considerato dai “bolsonaristi” il loro principale nemico.
In un’intervista a Repubblica Zambelli aveva rivendicato la sua innocenza: “Non c’è nessuna prova contro di me. Sono stata incastrata. Io sono la più votata in Brasile, ho preso un milione di voti. Sono una perseguitata politica. Il giudice che mi ha condannato è un dittatore”.
Zambelli era arrivata a Roma lo scorso 5 giugno, qualche giorno dopo era stata emessa una red notice dell’Interpol per farla arrestare ed estradare. Non si sapeva dove fosse fino a ieri, quando è stata arrestata a Roma dove si era rifugiata confidando erroneamente che la sua doppia cittadinanza potesse proteggerla dall’estradizione. La Corte Suprema brasiliana aveva richiesto tramite il giudice Alexandre de Moraes l’estradizione a giugno. Lo stesso mandato aveva definito la perdita del mandato parlamentare.
Su questo sito scrivevamo come quello di Zambelli, per l’Italia, fosse una specie di caso Almasri al contrario, in riferimento al caso del criminale libico rimpatriato su un volo di Stato nonostante la richiesta di arresto della Corte Penale Internazionale. La difesa diceva che la sua assistita era a disposizione delle autorità italiane mentre girava indisturbata per l’Italia e lanciava sermoni a favore di Bolsonaro sui social.
Particolare del caso: il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Angelo Bonelli aveva pubblicato sui social un post in cui dichiarava che Zambelli si trovava a Roma e che lui sapeva dove. “Ho comunicato alla polizia l’indirizzo ed in questo momento la polizia ha identificato Zambelli”. Lo stesso partito aveva portato il caso in Parlamento con un’interrogazione al ministro degli Interni Matteo Piantedosi. Secondo il quotidiano Folha de São Paulo la deputata non dovrebbe tornare subito in Brasile.
Carla #Zambelli e’ in una casa a Roma. Ho comunicato alla polizia l’indirizzo ed in questo momento la polizia ha identificato Zambelli. Carla Zambelli está em um apartamento, em Roma. Forneci o endereço à polícia, neste momento a polizia esta identificando Zambelli. pic.twitter.com/UWDg3j7Hen
— Angelo Bonelli (@AngeloBonelli1) July 29, 2025
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