Ricci contro Meloni: “Verrà qui a dire falsità”

Macerata, 3 agosto 2025 – Ha ripreso il tour anche nel Maceratese l’ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci, europarlamentare e candidato presidente della Regione, dopo lo scandalo Affidopoli e gli interrogatori nell’ambito dell’indagine per corruzione sugli affidamenti del Comune a due associazioni no profit, Opera Maestra e Stella Polare, tra il 2019 e il 2024.

Lo sbarco, a Civitanova, del candidato governatore Matteo Ricci

Ieri ‘Ricci on the beach’ ha fatto tappa a Civitanova, Porto Potenza e Porto Recanati spostandosi via mare tra le varie località. A Civitanova l’aspirante governatore ha parlato anche del consigliere regionale Renato Claudio Minardi, dello stesso partito e pure lui indagato ma a Fermo, nell’inchiesta sui fondi europei che vede coinvolte altre quattro persone per corruzione, indebita percezione di erogazioni pubbliche per l’agricoltura e malversazione per circa 300.000 euro ai danni dello Stato. "Bisogna vedere qual è la verità – ha detto Ricci – Minardi non sa nulla, vedremo gli sviluppi". Ed è passato all’attacco "per la ricandidatura di un consigliere regionale – riferendosi a Andrea Putzu di FdI – che sarebbe dovuto decadere, che è stato condannato al terzo grado di giudizio e invece ha fatto per cinque anni il consigliere regionale, forse senza averne titolo". "Se quel consigliere non poteva svolgere quel ruolo, tutti gli atti che ha votato e firmato rischiano di essere atti nulli".

Non sono mancate le stoccate all’attuale governo: "Lunedì (domani per chi legge, ndr) Acquaroli assieme a Meloni, Salvini e Tajani elencheranno numeri vuoti, perché la percezione dei cittadini è chiara: la sanità è peggiorata, l’economia pure e i dazi penalizzeranno in maniera incredibile l’export. Una filiera della finzione: non diranno che, se fosse stato per loro, i fondi del Pnrr non sarebbero mai arrivati. Continuino pure a mentire ai marchigiani pensando di ingannarli. Noi continuiamo la nostra campagna popolare tra la gente, in mezzo alla realtà". Polemizza con la premier anche Avs che, con Andrea Nobili, scrive addirittura al prefetto di Ancona adombrando, da parte del governo, la "violazione di imparzialità e neutralità amministrativa".

Tag dell'articolo