C’è un’età migliore per dimagrire e dimezzare i rischi per la salute

Perdere il peso in eccesso tra i 40 e i 50 anni riduce il rischio di morte e malattie croniche come diabete, broncopneumopatia cronico-ostruttiva, infarto, ictus e tumori negli anni a venire. Lo rivela un ampio studio pubblicato su Jama Network Open e condotto quando gli interventi chirurgici e farmacologici per la perdita di peso erano quasi inesistenti.
Uno studio durato decenniLo studio è stato condotto presso l'Università di Helsinki e ha analizzato dati relativi a tre gruppi di persone (arruolati in tre diversi studi in differenti decenni) per un totale di oltre 23mila individui, la cui salute generale è stata monitorata da un minimo di 12 a un massimo di 35 anni.
Nel primo gruppo di individui, seguiti per un tempo medio di quasi 23 anni si è visto che chi tra i 40 e i 50 anni perdeva peso passando da una condizione di sovrappeso a una di peso giusto aveva un rischio del 48% in meno di ammalarsi negli anni a venire, anche a parità di tutti gli altri fattori di rischio noti come il fumo.
Nel secondo gruppo di studio, seguito per un tempo medio di circa 12 anni, il dimagrimento è risultato associato a una riduzione del 57% del rischio di sviluppare cronicità nel tempo. Infine, il dimagrimento oltre una certa età è risultato legato ad una riduzione del 16% del rischio di morte per tutte le cause.
Presi nel loro insieme questi risultati suggeriscono che il raggiungimento e il mantenimento del peso durante la mezza età protegge la salute negli anni a venire, si legge in un editoriale collegato al lavoro.
repubblica