Oltre 17 milioni di donne in menopausa, priorità a cure personalizzate e multidisciplinari

L’impatto della menopausa sulla salute delle donne è ancora ampiamente sottovalutato e scarsamente riconosciuto. Non esiste una presa in carico sistematica ed efficace, spesso non viene trattata la condizione generale ed è importante che non vengano sottovalutati i sintomi. Per questo, su iniziativa dell’onorevole Martina Semenzato, in collaborazione con Fondazione Onda ETS, è stato presentato alla Camera un documento che promuove “una presa in carico personalizzata e multidisciplinare della donna in menopausa e ne determina le principali caratteristiche attraverso un percorso uniforme e integrato sul territorio”
“Garantire un sostegno adeguato alle donne in menopausa è una priorità cui dedichiamo altissima attenzione - spiega il ministro della Salute, Orazio Schillaci - anche in considerazione dell’aumentata aspettativa di vita. Oggi sappiamo che prevenzione, informazione e multidisciplinarietà sono le leve per assicurare alle donne una vita lunga e in pieno benessere. Per questo stiamo investendo con decisione nella promozione degli stili di vita sani e nel favorire una maggiore diffusione dei centri multispecialistici per la menopausa che assicurino la presa in carico globale della donna. Con un percorso condiviso possiamo costruire una società sempre più attenta alle esigenze di ogni persona e in ogni fase della vita”.
Si stima che in Italia siano 17 milioni le donne in menopausa e perimenopausa. “È molto importante che le donne abbiano piena consapevolezza della propria fisiologia - sottolinea la ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella -. L’informazione sanitaria ne è certamente una componente essenziale, ma il tema va anche oltre. Avere gli strumenti per capire, per decidere, per scegliere, significa amministrare la propria salute in modo consapevole, il che non significa ovviamente ‘fare da sé’, ma maturare anche in questo campo una forma di empowerment, che consenta alle donne di esprimere il massimo e realizzare sé stesse in ogni fase della propria vita”.
Nel documento programmatico sono state individuate due strategie da mettere in campo: attuare un approccio preventivo della menopausa, per ridurre i rischi di patologie correlate, diffondendo consapevolezza sulla condizione psico-fisica della donna, riconoscendo l’importanza di non sottovalutare i sintomi, nonché avviare programmi multidisciplinari a cura di un team di professionisti. Il documento si propone, infatti, come punto di partenza per lo sviluppo di percorsi di legge che strutturino un piano di presa in carico uniforme della donna in menopausa soprattutto a livello locale e territoriale, con piani di cura personalizzati. A differenza della gravidanza, la menopausa viene infatti gestita con un approccio multidisciplinare prevalentemente da centri medici privati e senza seguire linee guida o raccomandazioni ministeriali, comportando una significativa disparità nell’accesso alle cure e risorse.
Da una recente indagine su circa 600 donne in menopausa, condotta con il supporto di Fondazione Onda, è emerso che il 44% delle donne ritiene di avere un livello di informazione medio-basso rispetto al tema della menopausa; informazioni principalmente raccolte attraverso esperienze di amiche e familiari (74%), consultazione di siti internet di informazione (62%) e dialogo con figure professionali (ginecologo 65% e medici di famiglia 39%).
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