Regioni-sindacati: prove di intesa sul personale a partire dalla «piattaforma» dei governatori

Un incontro che «si inserisce in un percorso che richiede una responsabilizzazione condivisa da parte politica e da parte sindacale. La sanità è infatti da trasformare per fronteggiare le esigenze di una comunità di pazienti che è molto cambiata rispetto al passato e cambierà ancora nei prossimi anni». Così il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha inquadrato il primo vertice organizzato con i sindacati del personale sanitario che ha visto all’ordine del giorno il documento “Garantire il futuro del Servizio sanitario nazionale: strategia delle Regioni e delle Province Autonome per il rilancio del personale del Ssn”, approvato dalle stesse Regioni il 17 aprile scorso. E inviato al Governo “con l’auspicio di definire la base di una strategia nazionale condivisa”, e alle organizzazioni sindacali, “al fine di avere un loro importante contributo ed avviare un confronto”. «Ci sono alcuni punti essenziali che abbiamo posto in termini di proposte e che riguardano l’attrattività del sistema pubblico da assicurare, le potenzialità dell’utilizzo delle nuove tecnologie, la qualità del lavoro», ha ricordato Fedriga, fresco del 2° posto (dopo il veneto Luca Zaia e subito prima dell’umbra Stefania Proietti) assegnato dal sondaggio SWG sui governatori.
L’intento dichiarato della giornata romana era quella di “un’alleanza tra Regioni e organizzazioni di rappresentanza sindacale del personale sanitario per garantire un futuro sostenibile al Servizio sanitario nazionale che valorizzi i professionisti e renda attrattivo il comparto”.
Presenti all’incontro per la Conferenza delle Regioni e Province autonome il Presidente Fedriga, il Presidente del comitato di settore Regioni-Sanità, Marco Alparone, il Coordinatore della Commissione Salute, Massimo Fabi e le organizzazioni sindacali Aaroi Emac, Anaao Assomed, Cimo, Cisl Fp, Fassid, Federazione Cisl Medici, Fedirets, Fesmed, Fials, Fp Cgil, Fvm, Nursind, Nursing Up, Uil Fpl.
Per Marco Alparone, presidente del comitato di settore Regioni-Sanità, «abbiamo avviato un percorso di trasparenza rispetto agli obiettivi e ai ruoli. Per le Regioni, ciò implica governare l’offerta di servizi sanitari pubblici arrivando a comporre atti di indirizzo consapevoli delle criticità e creare i presupposti per un piano di azione condiviso con il Governo per le azioni normative e con i rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori per gli aspetti contrattuali».
Il documento della Conferenza del 17 aprile scorso indicava infatti che “le Regioni e le Province Autonome ritengono urgente e necessario definire una posizione condivisa e propositiva, con l’obiettivo di stimolare un confronto istituzionale costruttivo e di promuovere misure normative, organizzative e contrattuali coerenti con le reali esigenze del sistema”.
ilsole24ore