Russare può fare male, 24 milioni di italiani con un problema di salute

Russare non è solo fastidioso: per il 54% della popolazione italiana tra i 15 e i 74 anni, oltre 24 milioni di persone, è un problema di salute che può essere anche serio. Non è una questione banale e affrontarla aiuta a prevenire malattie anche importanti. Per studiare le dinamiche del russamento, i segnali che il corpo lancia e le conseguenze sui vari organi, è nata una disciplina medica: la roncologia, lo studio del 'russamento', in termini medici 'roncopatia'. In quest'ottica è stata creata l'Accademia italiana di roncologia (Air), presentata all'ospedale Auxologico San Luca di Milano, dove la nuova disciplina si allinea alla medicina del sonno.
Studiare il russamento"Studiare il russamento e soprattutto identificarlo giocando d'anticipo ci permette di fare una diagnosi precoce di un eventuale problema eventuale di apnee notturne", spiega Carolina Lombardi, direttore del Centro di medicina del sonno dell'Auxologico.
Fabrizio Salamanca, presidente Air, ricorda che la "roncopatia con tutte le sue conseguenze ha cominciato a essere oggetto di studio scientifico negli anni '70 proprio in Italia. “Purtroppo per ancora tanti anni è stata poco riconosciuta in ambito medico, anche per la mancanza di tecnologie che ne permettessero una precisa diagnosi. Negli ultimi anni, invece, è uno degli argomenti medici più studiati in tutto il mondo, con lavori scientifici sempre più numerosi con nuove scoperte che ne permettono una comprensione sempre più profonda. È un disturbo multidisciplinare, cioè che coinvolge varie discipline mediche e non mediche”, spiega l’esperto.
“L'Accademia è un'associazione scientifica, senza scopo di lucro, e nasce per dare una casa comune a tutte le figure che si occupano della roncopatia, per favorire la condivisione delle conoscenze, per organizzare e patrocinare eventi scientifici nazionali e internazionali, teorici e pratici, e sempre aggiornati dalle più recenti e innovative terapie", spiega Salamanca. Per quanto riguarda l'epidemiologia, continua Salamanca, "possiamo rifarci a 2 studi importanti e completi del 2019, uno a carattere internazionale e l'altro nazionale.
Il primo, pubblicato su 'Lancet Resiratory Medicine', spiega che nel mondo 936 milioni (quasi 1 miliardo) di persone tra i 30 e i 69 anni soffrono di roncopatia apneica e, di questi, 456 milioni di apnee gravi. E dice, inoltre, che di questi pazienti solo il 3% si rivolge al medico per questo problema e solo il 50% di questi trova un medico competente che sa fare la diagnosi. La ricerca italiana di Patrizio Armeni del Cergas Sda Bocconi, sempre del 2019, dice che il 54% della popolazione adulta italiana (15-74 anni) soffre di roncopatia apneica (oltre 24 milioni) e il 65% è di genere maschile.
Il costo della patologia per l'Italia, fanno sapere gli esperti dell’Accademia, è di circa 31 miliardi di euro l'anno tra costi sanitari diretti e indiretti. Fra i disturbi collegati al russamento ci sono anche le apnee notturne ostruttive (OSAS). Si tratta di un problema che può essere anche molto grave e che si verifica quando durante il sonno la respirazione viene ripetutamente interrotta. La situazione deve essere curata quando il numero delle apnee (di almeno 10 secondi) è superiore a 5. Il sintomo che non va trascurato, anche se le apnee sono scarse, è la sonnolenza diurna. E sarebbe questa conizione all'origine del 22% degli incidenti stradali.
“In merito ai disturbi legati a questa problematica – aggiunge il presidente Air – , si possono manifestare, per esempio, l’aumento della pressione arteriosa, aritmie cardiache, sonnolenza diurna, disturbi cognitivi. Possono esserci frequenti problemi di memoria”.
“La roncopatia – conclude Salamanca – è un disturbo che colpisce solo la specie umana, perché solo gli esseri umani nella loro evoluzione hanno perso il 'muso' e hanno sviluppato il tratto anatomico chiamato 'orofaringe collassabile': un combinato disposto che dà spesso origine, durante il sonno, al collasso orofaringeo e alla caduta posteriore della lingua che sono i più frequenti siti di origine del russamento e delle apnee ostruttive".
La Repubblica