Il giudice vede prove che indicano il procuratore generale come l'autore della fuga di notizie
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Il giudice del Tribunale penale, Ángel Luis Hurtado, ha emesso mercoledì un'ordinanza in cui respinge i ricorsi di riforma presentati dal Procuratore generale dello Stato, Álvaro García Ortiz, e dalla Procuratrice provinciale di Madrid, María Pilar Rodríguez Fernández, contro l'ordinanza del 13 gennaio con cui si accettava di raccogliere le loro dichiarazioni come sospettati di un presunto reato di rivelazione di segreti. In un'altra sentenza, il giudice ha accettato l'archiviazione provvisoria del procedimento contro il procuratore aggiunto della Segreteria tecnica della Procura generale dello Stato, Diego Villafañe Díez, ritenendo che non vi siano motivi sufficienti per mantenere la sua accusa.
In primo luogo, il giudice risponde all'affermazione degli appellanti secondo cui il giudice istruttore ha omesso una serie di controindicazioni che fornirebbero una spiegazione alternativa e ragionevole alla loro accusa, come il fatto che l'e-mail del 2 febbraio contenente dati riservati del fidanzato del presidente della Comunità di Madrid, la cui fuga di notizie è oggetto di indagine nel caso, è stata inviata a un account generico della Procura per i reati economici ed era accessibile a un numero indeterminato di persone.
Il magistrato sottolinea che "ciò è irrilevante, poiché, anche se ciò fosse accaduto, l'elemento determinante per l'avvio del procedimento nei confronti degli appellanti è che questo Giudice per le indagini preliminari ritenga che vi siano sufficienti elementi indiziari per attribuire loro la fuga di notizie, alle ore 23.51 del 13 marzo 2024 sul SER, delle informazioni contenute in quella e-mail del 2 febbraio 2024, che contiene dati personali così intimi e privati".
lavanguardia