Gli Stati Uniti accettano i rifugiati bianchi provenienti dal Sudafrica. Pretoria: questa è una menzogna e una violazione della sovranità

Domenica, il primo gruppo di 49 afrikaner (sudafricani bianchi) a cui l'amministrazione del presidente Donald Trump ha concesso lo status di rifugiati è partito con un volo charter per gli Stati Uniti.
Lunedì sbarcheranno nella "terra promessa", come l'ha definita l'emittente sudafricana eNCA, dove saranno accolti da una delegazione governativa, tra cui il vicesegretario di Stato e funzionari del Dipartimento della Salute e del Welfare Sociale. Verranno forniti loro alloggio, utensili domestici di base e cibo.
Il governo degli Stati Uniti ha concesso lo status di rifugiato a 54 afrikaner che hanno denunciato persecuzioni nel loro Paese. Le autorità di Pretoria affermano che si tratta di una bugia, ma assicurano che non impediranno a nessuno di andarsene.
La questione dei rifugiati ha inasprito seriamente i già tesi rapporti tra Sudafrica e Stati Uniti. Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha accusato il presidente Trump di alimentare ulteriormente le tensioni. Fu particolarmente critico nei suoi confronti per aver utilizzato il termine "rifugiato" per descrivere le persone da lui invitate negli Stati Uniti. Ramaphosa ha affermato che queste azioni hanno minato la sovranità del suo Paese.
La diplomazia sudafricana ha una visione simile, con il portavoce Chrispin Phiri che afferma che "anche se ci sono accuse di discriminazione, queste non soddisfano i criteri di persecuzione previsti dal diritto nazionale e internazionale sui rifugiati".
Le tensioni tra Stati Uniti e Sudafrica sono aumentate a seguito della riforma agraria di Pretoria dell'anno scorso. Il consigliere di Trump, Elon Musk, ha gettato benzina sul fuoco accusando pubblicamente il governo sudafricano di aver ritenuto la riforma di natura razzista e di comportare l'espropriazione delle terre dei contadini bianchi senza indennizzo.
Il governo Ramaphosa ha più volte chiarito che la riforma mira alla giusta ridistribuzione delle terre e alla riconciliazione nazionale, non alla ritorsione razziale. L'argomento principale dei sostenitori della riforma agraria è la quota sproporzionatamente elevata di proprietà terriera detenuta dai sudafricani bianchi. (PAP)
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