Wal Street chiude in rialzo grazie ai dazi e ai risultati di Nvidia

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I risultati della sessione indicano che l'indice selettivo Dow Jones Industrial Average è avanzato dello 0,28%, il tecnologico Nasdaq ha guadagnato lo 0,39% e l'indice più ampio S&P500 è cresciuto dello 0,40%.
"È strano dire che in una giornata in cui le notizie erano così ricche, non ci sono state molte novità che hanno interferito con il mercato", ha affermato Steve Sosnick di Interactive Brokers, in alcune dichiarazioni all'AFP.
Ma, secondo lui, ciò si spiega perché molte delle nuove funzionalità erano già state scontate dagli investitori.
Meno di 24 ore dopo il blocco iniziale, i dazi doganali richiesti da Donald Trump sono stati temporaneamente mantenuti da una corte d'appello, per il tempo necessario a pronunciarsi sulla questione.
"Il mercato azionario non si è mosso molto dopo aver appreso questa notizia, il che potrebbe suggerire che non sia rimasto sorpreso dalla decisione", hanno osservato gli analisti di Briefing.com.
Mercoledì, gli investitori hanno potuto esaminare i risultati di Nvidia, che ha riportato un utile di 18,775 miliardi di dollari, in aumento del 26% rispetto all'anno precedente, ma con l'impatto di un costo di 4,5 miliardi di dollari relativo alla licenza richiesta dal governo per esportare in Cina.
Mercoledì, inoltre, il Tribunale per il commercio internazionale (ITC) degli Stati Uniti ha stabilito che Trump ha ecceduto i suoi poteri imponendo tariffe più elevate, che sono anch'esse una prerogativa del Congresso.
L'amministrazione Trump ha presentato ricorso contro la decisione, definendola "palesemente sbagliata".
Tra l'altro, gli analisti di Briefing.com hanno stimato: "In definitiva, la decisione della corte d'appello, come quella della corte del commercio internazionale, non fa che rafforzare l'idea che sia stata iniettata nel mercato un'ulteriore incertezza sui dazi doganali".
Sul fronte degli indicatori, il mercato azionario ha accolto con favore una nuova stima del prodotto interno lordo (PIL) degli Stati Uniti, che ha mostrato una contrazione dell'economia nel primo trimestre, ma leggermente inferiore a quanto inizialmente stimato.
Su base annua, il PIL è sceso dello 0,2%, meno dello 0,3% inizialmente stimato, ha riferito il Dipartimento del Commercio.
D'altro canto, le iscrizioni settimanali ai sussidi di disoccupazione hanno superato quelle della settimana precedente di 14.000, più di quanto previsto dagli economisti.
"In fin dei conti, questa settimana sono emerse molte informazioni economiche, la maggior parte delle quali corrette, ma nient'altro", il che non ha particolarmente scosso Wall Street, ha affermato Steve Sosnick.
Secondo questo analista, "l'unica sorpresa positiva è stata la fiducia dei consumatori del Conference Board", ben al di sopra delle aspettative.
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