Le lenti a contatto monitorano i segni del glaucoma, anche mentre chi le indossa dorme

Le lenti a contatto intelligenti convenzionali attualmente disponibili funzionano in genere quando chi le indossa è sveglio. Ora, un team dell'Università di Scienza e Tecnologia Elettronica in Cina ha sviluppato una lente a contatto in grado di monitorare i segnali del paziente anche mentre dorme. Questa differenza è particolarmente rilevante per il glaucoma, poiché è fondamentale rilevare i segni della malattia il più presto possibile.
Queste lenti monitorano costantemente gli occhi di chi le indossa, monitorando parametri come la pressione intraoculare (IOP) e i movimenti oculari irregolari (EM). Le lenti sviluppate in Cina sono chiamate BCL (lenti a contatto bimodali) e hanno all'incirca lo stesso spessore delle lenti "normali", ma ciascuna è composta da cinque strati di materiale, spiega New Atlas .
Nella parte superiore e inferiore delle lenti a contatto bifocali (BCL) è presente uno strato di silicone biocompatibile, mentre direttamente sopra e sotto ciascuna lente è presente uno strato di componenti in rame che fungono da sensore capacitivo della pressione intraoculare. Al centro di queste lenti è presente uno strato di neodimio che supporta il sensore di pressione e funge anche da sensore per i movimenti magnetici oculari (MEM).
Il sistema è quindi costituito da un lettore esterno e da un misuratore di Tesla, in grado di leggere i segnali provenienti dai sensori delle lenti e convertirli in formati di dati interpretabili. I ricercatori propongono che, in scenari reali, questi lettori e il misuratore possano essere integrati in un paio di occhiali indossati dal paziente durante il sonno. Le informazioni vengono quindi inviate a uno smartphone o tablet connesso al sistema, e eventuali valori anomali vengono interpretati, con opportuni avvisi.
Nei test di laboratorio condotti sia su pazienti umani che su conigli, si è concluso che il sistema fornisce letture affidabili e precise e, nel caso dei conigli, le lenti non hanno causato alcuna infiammazione della cornea o altri danni agli occhi dopo una settimana di utilizzo ininterrotto.
Leggi lo studio completo pubblicato su Microsystems & Nanoengineering .
Visao