Marques Mendes vuole essere un mediatore delle pubbliche relazioni invece che un moderatore

In un articolo scritto in esclusiva per questa edizione di Nascer do SOL, Luís Marques Mendes spiega le ragioni della candidatura lanciata quattro mesi fa, ora che sono state presentate ufficialmente altre tre candidature: Gouveia e Melo e António José Seguro.
All'inizio di una nuova legislatura che ha cambiato completamente la configurazione e l'equilibrio dei poteri in Parlamento, il candidato legge i risultati e non esita ad affermare che è necessario combattere le cause che alimentano la crescita di Chega, ora leader dell'opposizione.
"Più che combattere Chega, dobbiamo combattere le cause che lo alimentano. Sarà anche più difficile e meno attraente, ma è più efficace e politicamente più redditizio". Con questa affermazione, Marques Mendes aliena un elettorato importante dalla sua candidatura (Chega ha ricevuto quasi un milione e mezzo di voti alle ultime elezioni). Il candidato, che ha visto annunciare ufficialmente questa settimana il sostegno dei Socialdemocratici, sa che non è facile conquistare l'elettorato del partito di André Ventura, il quale ha già affermato che Marques Mendes "rappresenta il peggio del sistema politico".
Nell'articolo, l'ex leader del PSD e commentatore politico ribadisce la causa dell'etica come una delle sue principali battaglie in caso di elezione, proponendo cambiamenti al sistema politico. "È urgente migliorare la qualità dei decisori politici. E per farlo, è necessario apportare modifiche al sistema elettorale. Rafforzando la personalizzazione e la responsabilità politica". In una proposta che sembra orientarsi verso la creazione di collegi uninominali (collegi in cui vi è un maggiore legame tra i deputati eletti e la regione per la quale si candidano), Mendes non manca di criticare quelli che definisce "falsi deputati". In una critica rivolta a Fernando Araújo, ex direttore esecutivo dell'SNS e capolista del PS nella circoscrizione di Porto in queste elezioni, il candidato presidenziale afferma: "Coloro che si candidano e poi si dimettono subito dopo le elezioni... sono coloro che più screditano la politica e i politici. Dobbiamo essere più perspicaci ed esigenti".
Mediatore tra governo e partiti Uno degli obiettivi principali che Marques Mendes si propone se arriverà al Palazzo di Belém è quello di garantire condizioni di stabilità politica in una realtà parlamentare sempre più frammentata e nella quale è sempre più difficile raggiungere maggioranze assolute.
Per raggiungere questo obiettivo, il candidato sostenuto dal partito di governo ritiene che il prossimo Presidente della Repubblica debba essere più proattivo: "È necessario evitare mozioni di censura e mozioni di fiducia. È necessario negoziare i bilanci statali. Ed è essenziale che il Presidente incoraggi i principali partiti ad assumersi responsabilità comuni in questa direzione".
Puntando il dito contro la responsabilità dei politici in un Paese che considera stagnante e dove “c’è paura di prendere decisioni”, Marques Mendes scrive che spetta al Presidente ispirare il Paese e il governo, non solo attraverso il potere delle parole.
Il capo dello Stato, afferma Marques Mendes, "deve svolgere un ruolo più proattivo, assumendo il ruolo di mediatore tra governo e opposizione per superare i principali ostacoli che da anni impediscono una maggiore crescita della nostra economia".
In un altro passaggio, il candidato alla presidenza sottolinea il ruolo che ritiene riservato al capo dello Stato: "per declinare il concetto di mediazione e sottolineare l'importanza del potere di mediazione del Presidente. È più, molto più, di un potere moderatore. Il potere di mediazione è proattivo: mediare significa agire. Significa prendere iniziative. Significa costruire ponti per risolvere blocchi e impasse".
Nelle righe che scrive a pagina 24 e 25 di questa edizione, Marques Mendes si spinge oltre nel definire gli obiettivi della sua candidatura e il modo in cui, se eletto, intende esercitare le sue funzioni. Da quanto si legge nell'articolo, il candidato trova spazio, nell'ambito dei poteri costituzionali riservati al Presidente della Repubblica, per svolgere un ruolo attivo nello scacchiere politico. Questo sarà certamente uno dei temi della campagna nei prossimi mesi: come può il Presidente contribuire alla stabilità?
Jornal Sol