Lula dice che parlerà con Trump affinché l'americano possa partecipare alla COP30

Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha dichiarato questo sabato (7) che se il suo omologo statunitense, Donald Trump, non confermerà la sua presenza al vertice delle Nazioni Unite sul clima (COP30), previsto a novembre in Brasile, chiamerà “personalmente” per convincere l’americano.
Ad aprile, il governo degli Stati Uniti ha annunciato la chiusura dell'ufficio che gestiva la diplomazia climatica del Paese, facendo temere che la più grande economia mondiale sarebbe stata completamente assente dal vertice previsto a Belém dal 10 al 21 novembre.
"Terremo una riunione separata dei capi di Stato due giorni prima, per approfondire il dibattito. Se Trump non confermerà la sua presenza entro quella data, lo chiamerò personalmente e gli dirò: la COP è qui in Brasile. Discutiamo di questa questione", ha dichiarato Lula in una conferenza stampa a Parigi.
"Gli Stati Uniti, un Paese importante, molto ricco, ma hanno anche inquinato molto, e continuano a farlo. Quindi, perché non partecipano?", ha aggiunto il presidente brasiliano.
Lula ha affermato che all'incontro devono partecipare i "grandi leader del mondo" per trovare una soluzione.
Trump è noto per essere un scettico riguardo al cambiamento climatico. Una delle sue prime azioni dopo il ritorno al potere a gennaio è stata quella di ritirare gli Stati Uniti dall'Accordo di Parigi, che mira a limitare il riscaldamento globale. Il ritiro del Paese entrerà in vigore nel gennaio 2026.
Proseguono i preparativi per la COP30, nonostante le polemiche in Brasile relative al megaprogetto promosso dal governo Lula per esplorare il petrolio nel bacino del Rio delle Amazzoni, un'idea fortemente criticata dagli ambientalisti.
Lula ha rilasciato queste dichiarazioni durante un viaggio ufficiale in Francia, dove lunedì (9) parteciperà al vertice ONU sugli oceani a Nizza.
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IstoÉ