L'inviato di Trump sostiene la Russia nella NATO

In un'intervista con ABC News, l'inviato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Ucraina, Keith Kellogg, ha definito "giuste" le preoccupazioni della Russia riguardo all'espansione verso est della NATO, aggiungendo che l'amministrazione non vuole vedere l'Ucraina nell'alleanza militare.
Kellogg ha rilasciato queste dichiarazioni in risposta alla richiesta della Russia di porre fine all'espansione orientale della NATO come contropartita per un possibile accordo di pace in Ucraina.
"L'Ucraina non può aderire alla NATO, e non siamo l'unico paese a dirlo: potrei citarvi altri quattro paesi della NATO e ce ne vogliono 32 su 32 per consentire loro di aderire", ha detto al canale, aggiungendo che tale riserva non è limitata a questo paese, ma anche alla Georgia o alla Moldavia.
Kellogg ha anche fatto riferimento all'idea di riunire i memorandum scritti da Russia e Ucraina per cercare di raggiungere un'intesa nell'incontro di lunedì prossimo a Istanbul, in Turchia. Questa però non è ancora chiusa. La Russia ha affermato di sperare di incontrare i rappresentanti ucraini sul suolo turco, ma Kiev ha affermato che tale incontro è subordinato alla tempestiva pubblicazione da parte di Mosca del suo memorandum scritto.
La questione potrebbe essere che, durante l'ultimo incontro tra le due parti, la delegazione russa ha consegnato all'Ucraina una lista di ultimatum che equivalevano alla capitolazione di Kiev, tra cui la cessione di cinque regioni ucraine, respinta dalla delegazione ucraina.
Nel frattempo, il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha proposto per questo venerdì un incontro nel suo Paese tra i capi di Stato russo e ucraino e il presidente degli Stati Uniti, dopo l'eventuale incontro di lunedì.
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