L’Ungheria cerca di revocare le sanzioni dell’UE ai miliardari russi – Systema
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L'Ungheria sta spingendo per rimuovere sette miliardari russi e un ministro federale dall'elenco delle sanzioni dell'UE prima di accettare di estendere le sanzioni per la guerra della Russia in Ucraina, ha riferito mercoledì l'agenzia di stampa investigativa Systema, citando due funzionari anonimi dell'UE.
Reuters aveva precedentemente riferito che l'Ungheria aveva chiesto la revoca dei divieti di viaggio e del congelamento dei beni imposti dall'UE a otto cittadini russi, senza però identificarli per nome.
Secondo Systema, un'affiliata dell'organizzazione giornalistica statunitense Radio Free Europe/Radio Liberty, tra i nominativi presentati dai funzionari ungheresi figurano i miliardari Alisher Usmanov, Mikhail Fridman e Petr Aven. Nell'elenco è presente anche il ministro dello Sport russo Mikhail Degtyarev.
Sette degli otto individui, oltre a Degtyarev, avevano già contestato le sanzioni presso i tribunali dell'UE.
L'UE deve rinnovare ogni sei mesi, tramite voto unanime, le due serie di sanzioni contro la Russia, tra cui misure che colpiscono più di 2.400 individui ed entità, nonché un quadro separato di restrizioni economiche.
Il mese scorso, l'Ungheria ha rinviato il rinnovo delle sanzioni economiche finché la Commissione europea non avesse accettato di includere Budapest nei colloqui sulla ripresa del transito del gas nell'UE attraverso l'Ucraina.
L'Ungheria, che intrattiene relazioni relativamente cordiali con la Russia, ha ripetutamente utilizzato i voti di rinnovo delle sanzioni come leva.
Martedì la Reuters ha riferito che l'Ungheria sta cercando anche nuove garanzie sui colloqui sul transito del gas in Ucraina prima del prossimo voto di rinnovo.
L'Ucraina ha lasciato scadere l'accordo di transito del gas con la Russia a gennaio. 1 nel tentativo di privare Mosca delle entrate utilizzate per finanziare la guerra.
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