Il ministero della Difesa russo conferma che 5 basi aeree sono state prese di mira dall'attacco dei droni ucraini

Il ministero della Difesa russo ha confermato domenica che gli attacchi dei droni ucraini hanno preso di mira 5 basi aeree in tutto il Paese, danneggiando un numero imprecisato di velivoli. In una dichiarazione, il Ministero della Difesa russo ha accusato Kiev di aver condotto "un attacco terroristico con l'impiego di droni FPV sugli aeroporti nelle regioni di Murmansk, Irkutsk, Ivanovo, Ryazan e Amur". "Tutti gli attacchi terroristici contro gli aeroporti militari nelle regioni di Ivanovo, Ryazan e Amur sono stati respinti", ha aggiunto il ministero. Per la prima volta, è stato ufficialmente confermato che alcuni lanci di droni sono avvenuti in prossimità di aeroporti. Secondo funzionari russi, l'aeroporto di Olenogorsk, nella regione di Murmansk, e l'aeroporto di Sredny a Irkutsk, in Siberia, sono stati presi di mira da località vicine, utilizzando autoarticolati. "A seguito del lancio di droni FPV da territori nelle immediate vicinanze degli aeroporti militari nelle regioni di Murmansk e Irkutsk, diversi velivoli hanno preso fuoco. Gli incendi sono stati spenti", ha dichiarato il Ministero. Nel frattempo, l'Ucraina ha affermato che gli attacchi hanno distrutto circa 40 aerei militari russi, tra cui bombardieri strategici Tu-95 e Tu-22 con capacità nucleare. Gli osservatori suggeriscono che gli attacchi potrebbero essere un tentativo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di fare pressione su Mosca in vista del secondo round di colloqui di pace previsto per lunedì a Istanbul. Una delegazione russa guidata dal consigliere del Cremlino Vladimir Medynsky è già arrivata in Turchia. Nonostante i colloqui, gli analisti rimangono scettici su qualsiasi imminente svolta. La maggior parte ritiene che un cessate il fuoco in Ucraina sia improbabile in questa fase.