Ferrero compra Kellogg, la maxi-acquisizione per una cifra stellare

Un passo che scuote il mondo della colazione. E non solo.
Ferrero compra Kellogg, la cifra da capogiro: ecco i numeri dell’accordoÈ successo davvero. Ferrero compra Kellogg. O meglio, la sua parte nordamericana. Un accordo da 3,1 miliardi di dollari. In contanti. Nessuna promessa, solo fatti. La notizia è arrivata con una nota ufficiale: Ferrero acquisirà Wk Kellogg Co per 23 dollari ad azione.
Un passo deciso, di quelli che non si annunciano con leggerezza.
Dietro la mossa c’è una strategia precisa. Espandersi. Conquistare nuove occasioni di consumo. Allargare il campo, spingersi oltre il dolce. E affondare le mani in quel mercato, quello della colazione, che negli Stati Uniti vale miliardi.
L’accordo comprende la produzione e distribuzione del celebre portafoglio di cereali a marchio Kellogg. Dagli scaffali americani ai Caraibi, passando per il Canada. Tutto entrerà nella galassia Ferrero, che già oggi conta oltre 14mila dipendenti in Nord America e un mix di stabilimenti e uffici sparsi sul territorio.
La notizia ha fatto il giro del mondo. Perché è più di una semplice acquisizione. È il segno che l’azienda di Alba non ha intenzione di fermarsi.
Ferrero compra Kellogg e unisce due storie che hanno fatto la colazione nel mondoQuando Ferrero compra Kellogg, non lo fa solo per i cereali. Ma per un’idea. Quella di costruire un gruppo alimentare capace di parlare a tutte le età, in ogni momento della giornata.
Il portfolio parla da sé: Nutella, Kinder, Tic Tac, Rocher. Ma anche Jelly Belly, Trolli, Halo Top, Famous Amos. E ora, i classici da colazione americani.
Giovanni Ferrero ha commentato con entusiasmo: «Questa è più di una semplice acquisizione». E forse ha ragione. È una fusione di storie. Di mondi diversi. Eppure, in qualche modo, affini.
Gary Pilnick, CEO di Wk Kellogg Co, ha parlato di un’opportunità. Di risorse, di flessibilità, di futuro. Ha usato parole forti: “scrivere il prossimo capitolo”.
E forse è proprio questo il punto. Il prossimo capitolo è appena cominciato. Con una firma. E una colazione che, da oggi, parla anche italiano.
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