La guerra Israele-Iran fa salire i prezzi di benzina e gasolio, quanto costa ora un pieno

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La guerra Israele-Iran fa salire i prezzi di benzina e gasolio, quanto costa ora un pieno

La guerra Israele-Iran fa salire i prezzi di benzina e gasolio, quanto costa ora un pieno

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Foto di Giorgio Pirani

Il conflitto tra Israele e Iran ha già fatto schizzare i prezzi dei carburanti. Secondo i dati di Staffetta Quotidiana, la benzina torna a superare la soglia di 1,7 euro al litro, mentre il gasolio supera 1,6 euro al litro. Dopo gli attacchi a Teheran, il prezzo del Brent è salito di circa il 10%, stabilizzandosi poi intorno ai 75 dollari, un livello che non si vedeva da inizio aprile. Anche i prezzi dei prodotti raffinati nel Mediterraneo hanno seguito lo stesso trend, raggiungendo i massimi da inizio aprile, con la benzina in aumento di circa due centesimi al litro e il gasolio di tre.

Quanto costa fare benzina

Nel dettaglio, le medie dei prezzi rilevati ieri mattina e comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy, elaborati da Staffetta, mostrano che la benzina self service è a 1,707 euro/litro (+0,01 euro), mentre il diesel self service si attesta a 1,605 euro/litro (+0,009 euro).

Per il servizio assistito, la benzina viaggia in media a 1,846 euro/litro (+0,008), il diesel a 1,745 euro/litro (+0,008); il Gpl si attesta a 0,709 euro/litro (-0,001), il metano a 1,439 euro/kg (-0,002), mentre il Gnl resta stabile a 1,270 euro/kg.

Sulle autostrade i prezzi sono più alti:

  • benzina self service a 1,806 euro/litro (servito 2,074);
  • gasolio self service a 1,715 euro/litro (servito 1,986);
  • Gpl a 0,843 euro/litro;
  • metano a 1,508 euro/kg;
  • Gnl a 1,342 euro/kg.
I prezzi nelle regioni italiane

Dopo le autostrade, che come sempre registrano i prezzi maggiori, per la benzina la più cara è Bolzano, seguita dalla Basilicata e, al terzo posto, dalla Calabria. Le regioni più virtuose, Marche, Veneto e Lazio. Per quanto riguarda il gasolio, vince ancora Bolzano con un astronomico 1,669 euro/litro, seguita da Trento (1,646) e Valle d’Aosta (1,642). Bene, invece, Campania, Veneto e Marche.

Sono dati dell’Unc – Unione Nazionale Consumatori, che ha analizzato i prezzi medi delle città italiane sia della benzina che del gasolio

Regione Benzina (€/litro) Gasolio (€/litro)
1 Bolzano 1,757 1,669
2 Basilicata 1,740 1,633
3 Calabria 1,737 1,629
4 Trento 1,735 1,646
5 Sardegna 1,730 1,629
6 Friuli Venezia Giulia 1,725 1,625
7 Valle d’Aosta 1,723 1,642
8 Liguria 1,719 1,637
9 Puglia 1,719 1,597
10 Sicilia 1,718 1,611
11 Molise 1,717 1,617
12 Abruzzo 1,712 1,616
13 Toscana 1,707 1,608
14 Umbria 1,707 1,610
15 Campania 1,698 1,584
16 Emilia Romagna 1,696 1,598
17 Lombardia 1,695 1,600
18 Piemonte 1,694 1,596
19 Lazio 1,693 1,593
20 Veneto 1,693 1,591
21 Marche 1,690 1,592
I consumatori chiedono l’intervento del Governo

Nonostante il conflitto tra Israele e Iran sia appena iniziato, le conseguenze sulla benzina sono già sotto gli occhi di tutti. Per questo, le associazioni di consumatori chiedono al Governo di bloccare qualsiasi eventuale speculazione. Il repentino aumento dei prezzi di benzina e diesel in Italia, spiega il Codacons,

è del tutto inaccettabile e deve portare il governo ad intervenire con urgenza per bloccare qualsiasi forma di speculazione a danno degli automobilisti. I rincari alla pompa confermano le anomalie esistenti in Italia nel settore dei carburanti, con i listini al pubblico che aumentano immediatamente al salire del petrolio, nonostante la benzina e il gasolio venduti oggi agli automobilisti siano stati acquistati mesi fa dai marchi petroliferi, quando le quotazioni del greggio era ben inferiori a quelle odierne.

Assoutenti chiede alfine l’intervento di Mister Prezzi perché segnali eventuali irregolarità nella formazione dei prezzi al dettaglio dopo i rialzi seguiti all’inizio della guerra fra Israele e Iran. Afferma il presidente Gabriele Melluso:

Benzina e gasolio, dopo settimane di discesa dei prezzi, registrano oggi un forte rialzo come conseguenza dell’andamento del petrolio sui mercati. Un incremento che avviene nel periodo peggiore dell’anno, quando cioè milioni di italiani si apprestano a partire in auto per raggiungere le località di villeggiatura, e che rischia di determinare un salasso per le tasche delle famiglie.

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