Cosa significa lavorare in un’azienda dove le donne sono il 73% del personale

In un’epoca in cui la sostenibilità non è più un’opzione, ma un imperativo e l’inclusione non è un obiettivo accessorio, ma una condizione necessaria per innovare e prosperare, Alpitour World si distingue per una trasformazione concreta, profonda, coraggiosa. Lo testimonia la recente certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere, che rappresenta non solo un riconoscimento formale, ma il simbolo di una svolta impressa dall’interno, frutto di un lavoro articolato e condiviso. A parlarci di questa transizione è Christian Catiello, managing director organization di Alpitour World, che ci ha raccontato con passione e chiarezza come un gruppo leader del turismo stia riscrivendo le regole del gioco, mettendo al centro le persone, l’ascolto e l’equità.
“Questo importante riconoscimento rappresenta per noi un tassello aggiuntivo – ha spiegato Catiello – a conferma dell’impegno che da sempre caratterizza Alpitour World nei confronti delle persone. Non è solo un’attestazione tecnica, è la dimostrazione che vogliamo cambiare davvero. E lo facciamo sapendo che, in Alpitour S.p.A., il 73% della popolazione aziendale è composta da donne e il 49% delle posizioni di responsabilità è occupato da figure femminili”. Il percorso per ottenere la certificazione non è stato privo di ostacoli: “La sfida principale – ha continuato – è stata quella di analizzare in profondità i nostri processi interni e rivederli con spirito critico, affinché rispondessero pienamente ai requisiti della norma. Non si è trattato solo di modificare procedure, ma di agire su un piano culturale”.

Una rivoluzione che è stata possibile solo grazie al coinvolgimento di tutte e tutti. “Abbiamo adottato un approccio partecipativo – ha proseguito –, istituendo un Comitato guida trasversale, che ha collaborato alla stesura del manuale di comunicazione inclusiva e della nuova Policy di gestione risorse umane - parità di genere. È stato un lavoro che ha richiesto ascolto, confronto, apertura mentale. E che oggi si traduce in un ambiente più consapevole e coeso”.
La trasformazione in corso in Alpitour World non si limita alle policy. L’introduzione di un linguaggio rispettoso e non discriminatorio è diventata pratica quotidiana: “Il nostro manuale di comunicazione inclusiva non è un gesto simbolico – ha sottolineato – ma uno strumento operativo per garantire che ogni interazione, scritta o orale, sia rispettosa e valorizzi la diversità. Questo cambia davvero il clima aziendale”.
I primi effetti? Tangibili. “Abbiamo riscontrato un maggiore engagement, un senso diffuso di appartenenza e una rinnovata motivazione. Quando le persone sentono di essere viste e riconosciute, danno il meglio. Questo ha effetti anche sull’innovazione: più idee, più punti di vista, più valore”.
Il cambiamento si radica anche nella strategia a lungo termine per l’empowerment femminile. Alpitour World sta investendo in percorsi di crescita dedicati alle donne, per rafforzarne la presenza in ruoli decisionali: “Stiamo lavorando su programmi di coaching, mentoring e formazione alla leadership per accompagnare le nostre colleghe verso posizioni di maggiore responsabilità”, ha proseguito Catiello.
Ma non basta creare opportunità: bisogna anche smontare i pregiudizi. In Alpitour World è stata avviata un’intensa attività di sensibilizzazione contro stereotipi e forme di violenza, in collaborazione con realtà come Valore D e Una Nessuna Centomila, portando incontri formativi in tutte le sedi, fornendo informazioni su reti antiviolenza e promuovendo il dialogo, affinché ogni persona si senta al sicuro e rispettata, ogni giorno. L’impegno per la parità di genere si inserisce in una visione ampia e integrata della sostenibilità, in cui le dimensioni ambientale, sociale e tecnologica dialogano e si rafforzano a vicenda. “Abbiamo conseguito anche la certificazione ISO/IEC 27001:2022 sulla sicurezza informatica – ha spiegato Catiello – a testimonianza di una governance sempre più responsabile e attenta all’etica del dato”.
Sul fronte ambientale, Alpitour World promuove un turismo consapevole e responsabile: dalle certificazioni Gstc per VOIhotels, ai progetti “Senza Barriere” per l’accessibilità, fino alla collaborazione con l’Aic per l’ospitalità senza glutine, il gruppo lavora per un’industria del turismo più inclusiva e sostenibile. Il percorso di Alpitour World nell’opinione di Catiello è chiaro: “Il nostro key message è “Equal, not less” perché l’equità non significa uniformare, ma riconoscere e valorizzare le differenze. La parità di genere deve diventare parte integrante delle nostre politiche di assunzione, sviluppo e leadership. Vogliamo che diventi un valore tangibile, misurabile, vissuto”.
Per concretizzare questa visione, il gruppo ha raddoppiato gli investimenti in formazione, nella consapevolezza che in un settore come quello del turismo il contatto con culture diverse è la norma. Per questo è in corso un lavoro di potenziamento delle soft skills, per potenziare apertura mentale e capacità di ascolto.
L’obiettivo, ha concluso Catiello, è chiaro: “Costruire un’azienda dove il rispetto, la parità e la sostenibilità non siano slogan, ma principi operativi. Un’azienda dove ogni persona possa contribuire con la propria unicità. Perché solo così il turismo può diventare davvero una forza positiva, per chi lavora e per chi viaggia”. Alpitour World sta tracciando una nuova rotta. Una rotta che passa dalla parità per arrivare all’eccellenza, che mette al centro le persone e guarda lontano. Una rotta che non teme il cambiamento, ma lo guida. Un modello su cui riflettere per il futuro a partire da un concetto inequivocabile: cambiare è possibile.
Luce