Inseguimento con la Polizia: auto rubata si schianta nella fuga ad alta velocità, morto 19enne

A Bologna
Il controllo al semaforo: quando è scattato il rosso l'automobile è partita ad alta velocità. È stata ritrovata dopo lo schianto in un cumulo di lamiere. Niente da fare per la vittima, ferito il passeggero
Ancora una macchina rubata, l’inseguimento con la Polizia, lo schianto finale e la morte tragica di un 18enne. È successo a Bologna la scorsa notte, poco prima dell’alba. Per la vittima non c’è stato niente da fare, sarebbe morta sul colpo. Il boato si è sentito distintamente nella zona circostante, la macchina è andata praticamente distrutta, ne è rimasto soltanto un cumulo di lamiere. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine per i rilievi necessari a chiarire la dinamica dei fatti. Ancora in mattinata la strada dell’incidente era chiusa per i rilievi del caso con successive deviazioni per il traffico.
L’incidente si è verificato poco prima dell’alba, intorno alle 5:00, in via Murri. Stando alle prime ricostruzioni, l’automobile non si sarebbe fermata a un controllo di una volante della polizia al semaforo rosso. L’Audi era stata rubata ed era stata notata dagli agenti in via Tolmino. Appena era scattato il verde, l’automobile sarebbe partita ad alta velocità. È scattato così l’inseguimento durato alcuni minuti su via Andrea. La volante della Polizia aveva perso l’automobile in fuga prima di ritrovarla incidentata dopo lo schianto contro il palo e la carambola sulle auto in sosta.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con ambulanza e auto medica e la polizia locale. Le due vetture non sono mai entrate in contatto, spiega la Polizia. Gli agenti non avrebbero nemmeno assistito allo schianto. Subito è stato prestato soccorso ai due giovani. La vittima era di origini albanesi, risultava avere precedenti per furto e resistenza e viaggiava con un altro giovane di orini albanesi di 19 anni, nessun precedente. Sarebbe stato quest’ultimo alla guida della macchina, è stato portato in codice due (media gravità) all’ospedale Maggiore. Non sarebbe in pericolo di vita.
l'Unità