Faro su malattie bilio-pancreatiche a gastroenterologia di Fermo

Malattie bilio-pancreatiche: sempre maggiori attenzioni al paziente, know-how e specializzazione al reparto di Gastroenterologia dell'ospedale Murri, diretto dal professor Giampiero Macarri. E dopo lo stop obbligato, causa Covid, l'Unità operativa complessa rilancia il corso che ormai appartiene alla tradizione scientifico-sanitaria del Fermano: il 6 giugno, infatti, alla Sala dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Fermo si terrà l'"Open Questions in bilio-pancreatic disease: first edition". Una "prima edizione" perché il corso, con la presidenza del prof. Giampiero Macarri e la direzione del dr. Samuele De Minicis (anche lui gastroenterologo del Murri) vuole essere, oltre a un appuntamento scientifico di caratura nazionale, anche una ripartenza per l'eccellenza medico-sanitaria che la Gastroenterologia fermana rappresenta a livello nazionale. Il corso, che gode del patrocinio dell'Aisp (Associazione italiana per lo Studio del Pancreas) è rivolto a specialisti del settore che si dedicano nello specifico proprio alle malattie bilio-pancreatiche. "Purtroppo il cancro al pancreas - spiega il professor Macarri - è una patologia in costante aumento, e tra i pazienti riscontriamo una percentuale sempre più alta di giovani. L'evoluzione scientifica ci dice che oggi la loro gestione gastroenterologica (il 60% dei pazienti diventa itterico) e oncologica è prioritaria. Insomma la fase terapeutica diventa essenziale e, certamente, nei pazienti che rispondono alla terapia si valuta anche l'intervento chirurgico. Ma per fare tutto ciò serve una struttura organizzativa articolata e specifica. Il Murri, in questo, è davvero al passo con i tempi grazie alla direzione dell'Azienda sanitaria che ha puntato molto sulla presa in cura dei pazienti affetti da questa patologia. Possiamo, infatti, vantare un pool di specialisti di altissimo livello, un ambulatorio dedicato, ad accesso diretto (dunque senza passare dal Cup ma con prenotazione da effettuare direttamente alla segreteria del Reparto) e anche posti letto specifici per ricoveri brevi che facilitano gli esami. Le terapie possono sicuramente migliorare lo stile di vita dei pazienti e prolungare le loro aspettative di vita". "Abbiamo strutturato il corso con quattro Tavole rotonde - aggiunge il dr. De Minicis - incentrate sulle Open Questions: insomma vogliamo confrontarci su quegli aspetti su cui le linee guida danno opzioni ma non certezze". I temi? La pancreatite cronica, l'adenocarcinoma al pancreas, i tumori neuro-endocrini al pancreas (con la presidenza in mano al dr. Silvio Guerriero, direttore della Uoc Chirurgia del Murri) e la palliazione. "Abbiamo capito che la chirurgia è una delle tante opzioni, non una strada obbligata - aggiunge il dr. De Minicis - e fa parte di un insieme più grande, multidisciplinare. Per questo motivo abbiamo avviato il percorso che prevede, nel nostro reparto, un ambulatorio ad hoc, e ad accesso diretto, per pazienti con patologie biliopancreatiche. Al Murri abbiamo l'expertise necessaria per gestire queste patologie, anche dal punto di vista oncologico e radiologico (si effettuano anche eco-endoscopie con possibilità di biopsia al pancreas)". Una multidisciplinarietà che vede coinvolti, oltre ai gastroenterologici, anche gli oncologi, i radiologi, i chirurghi e gli anestesisti del Murri in caso di terapia del dolore e in assistenza nelle procedure di endoscopia operativa con procedure avanzate. Il tutto per offrire al paziente un'assistenza a 360 gradi, dalla presa in carico alla fase post terapeutica o interventistica ossia dalla diagnosi alla terapia endoscopica e al follow up.
ansa