La fisioterapia cardio-respiratoria di precisione: il paradigma per una riabilitazione su misura

Negli ultimi anni, la fisioterapia respiratoria ha indubbiamente acquisito una crescente visibilità a livello nazionale: eventi come la pandemia da Covid-19 e la più recente malattia di Papa Francesco hanno fatto prendere coscienza dell’importanza di un intervento fisioterapico mirato anche in contesti di patologie respiratorie, accendendo i riflettori sulla figura del fisioterapista respiratorio
La fisioterapia cardiorespiratoria rappresenta o dovrebbe rappresentare, non essendoci ancora un riconoscimento istituzionale, uno dei rami specialistici della fisioterapia.
Il fisioterapista respiratorio interviene in tutte le fasi del processo di presa in carico della persona con patologia cardiorespiratoria, prevenzione, valutazione, cura, riabilitazione e palliazione; nel bambino come nell’adulto ed in tutti i setting di cura, sia nelle fasi acute di patologia che nella gestione della cronicità.
Come in tutti gli ambiti della medicina, anche nel campo della fisioterapia, in tutte le sue specializzazioni, si sta lavorando a una personalizzazione sempre maggiore della terapia. Nel suo sviluppo la medicina si è dovuta basare sulla standardizzazione di interventi validati scientificamente e in grado di rispondere alle esigenze “comunitarie”, allo stesso tempo però è sempre maggiore la consapevolezza che ogni individuo è un universo a sé stante, con un codice genetico unico, un metabolismo peculiare, una storia clinica irripetibile e una risposta alle terapie individuale. La medicina di precisione nasce proprio dall’incontro tra le più recenti evidenze scientifiche e le peculiarità individuali.
Questo approccio si estende ora anche alla riabilitazione, dando vita alla Fisioterapia Cardio-Respiratoria di precisione. L’obiettivo è chiaro: partire dalle caratteristiche specifiche della persona per costruire un percorso terapeutico “su misura”. L’incremento delle conoscenze, l’expertise e l’avanzamento delle nuove tecnologie stanno dotando i professionisti di strumenti per una valutazione e terapia sempre più accurati.
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