Il mistero del lago subglaciale di Vostok

Esistono luoghi incredibili sul nostro pianeta, dove il fascino della loro unicità convive con il mistero. Uno di questi è sicuramente il lago più anomalo che ci sia: non è come tutti i laghi, con una distesa d’acqua dolce più o meno grande sulla cui superficie si riflette il paesaggio circostante. E non è nemmeno visitabile, perché si trova a quasi 4mila metri di profondità.
Si chiama lago Vostok ed è il più grande dei 70 bacini lacustri subglaciali che si trovano sotto la calotta di ghiaccio dell’Antartide, negli abissi della Terra, sotto strati di ghiaccio sedimentati da milioni di anni. La mano dell’uomo è riuscita a sfiorarlo, ma restano tanti gli enigmi e le anomalie che lo riguardano, tanto da essere uno dei luoghi in assoluto più misteriosi del mondo, e che potrebbe svelare nuove informazioni sulla storia della vita sulla Terra.
Dove si trova il lago VostokL’Antartide è una fetta di mondo immensamente affascinante non solo in superficie, ma anche nel sottosuolo, sotto al ghiaccio sedimentato nel corso di milioni di anni, dove esiste un mondo nascosto ricco di meraviglie e misteri che resta ancora salvo, al riparo dalla mano dell’uomo.
Il lago Vostok, in particolare, si trova si trova vicino alla base russa Vostok, nell’Antartide Orientale, e più precisamente nel Territorio Antartico Australiano (AAT), che è la parte rivendicata dall’Australia, nonostante secondo il Trattato Antartico del 1959 l’Antartide non apparterrebbe ad alcun Paese.
La scoperta del lago VostokÈ considerato il più intatto e antico del mondo: milioni di anni fa era un lago come tutti gli altri, in superficie, ma poi si è formato il Polo Sud ed è rimasto sigillato per i resto della sua esistenza sotto a uno scudo di ghiaccio profondo 3.768 metri
È stato scoperto per la prima volta dal geografo russo Andrej Kapica tra il 1959 e il 1964 e confermato negli anni successivi grazie a sempre più precise misurazioni radar. Nel 1996 ne è stata individuata l’esatta grandezza: 250 chilometri in lunghezza e circa 50 in larghezza, costituito da due bacini distinti separati da una dorsale. Ma come fa ad essere ancora liquido, sotto a tutti quegli strati di ghiaccio? Lo è per via della sua temperatura media di −3 °C, superiore alla temperatura di fusione del ghiaccio alla pressione a cui si trova il lago, e per la maggior esposizione al calore geotermico.
Nel 2012 c’è stata poi la svolta: grazie al lavoro di trivellazione, i ricercatori russi e britannici sono riusciti a scendere in profondità, fino a raggiungere l’acqua del lago per campionarla. Nel 2013 è stata rilevata la presenza di batteri sconosciuti all’interno del lago Vostok, ma la loro esatta natura sarebbe ancora avvolta nel mistero.
Le anomalie e i misteri del lago Vostok
L’avevamo detto, il lago Vostok non è come tutti gli altri. A renderlo unico è innanzitutto l’affascinante possibilità che laggiù, sotto a 4 km di ghiaccio, possa esserci vita. Ma quale? Secondo gli ultimi studi, sarebbero state rilevate tracce di Dna riconducibili a organismi marini evoluti che potrebbero abitare il lago con una capacità unica di sopravvivere in condizioni estreme. Qualsiasi organismo scoperto negli abissi del lago Vostok, infatti, potrebbe rappresentare forme di vita totalmente sconosciute e che si sono adattate a sopravvivere in condizioni impensabili sulla superficie della Terra.
Perché? Il bacino lacustre subglaciale di Vostok è soprasaturo di ossigeno e azoto, con concentrazioni 50 volte superiori rispetto ai tipici laghi d’acqua dolce superficiali. Un’altra delle anomalie, questa, che contribuisce ad avvolgerlo nel mistero. Si pensa, inoltre, che le condizioni del lago Vostok possano essere simili a quelle di Europa, la luna di Giove, e di Encelado, la luna di Saturno.
L’esplorazione di questo microambiente surreale di milioni di anni rappresenta un’opportunità unica per una maggior comprensione del nostro mondo, ma anche dell’evoluzione della vita in condizioni potenzialmente estreme in pianeti lontani dal nostro.
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