Panico in Cina. Non succedeva da molto tempo.

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Panico in Cina. Non succedeva da molto tempo.

Panico in Cina. Non succedeva da molto tempo.
  • L'economia cinese continua a subire una forte pressione deflazionistica: i prezzi al consumo sono in calo per il quarto mese consecutivo e i prezzi alla produzione hanno registrato il calo maggiore in quasi due anni.
  • La debole domanda interna, la crisi immobiliare e l'intensificarsi della guerra dei prezzi stanno peggiorando la situazione.
  • Inoltre, le tensioni commerciali con gli Stati Uniti e le persistenti preoccupazioni sul futuro dei consumi e delle esportazioni aumentano il rischio di un ulteriore rallentamento della crescita.

L'indice dei prezzi al consumo (IPC) cinese è sceso dello 0,1% su base annua a maggio, secondo quanto riportato lunedì dall'Ufficio Nazionale di Statistica. La deflazione dei prezzi alla produzione è in corso da 32 mesi e il calo dell'IPC è stato il maggiore in quasi due anni (-3,3% a maggio). Bloomberg osserva che è probabile che la deflazione in Cina continui per molti mesi.

I consumatori stanno riducendo la spesa dopo una prolungata crisi immobiliare e le aziende sono impantanate in una devastante guerra dei prezzi. Le tensioni commerciali con gli Stati Uniti stanno complicando ulteriormente la situazione, nonostante entrambi i Paesi si siano impegnati a proseguire i colloqui dopo la recente telefonata di Donald Trump con Xi Jinping, si legge nel rapporto.

I colloqui offrono un barlume di speranza sul fatto che le due maggiori economie del mondo possano allentare le tensioni e forse abbassare i dazi che hanno minato la domanda statunitense di beni cinesi, il che a sua volta sta aggravando la sovrapproduzione e alimentando la concorrenza sui prezzi.

Panico in Cina. Non succedeva da due anni.

L'economista Eric Zhu, citato da Bloomberg, ritiene che non ci sia una fine in vista alle pressioni deflazionistiche in Cina. "Il governo sta attuando i piani di bilancio annunciati, ma i fondi non vengono destinati a migliorare realmente la situazione dei consumatori. Le guerre dei prezzi nel settore dei beni e dei servizi non fanno che peggiorare la situazione", ha sottolineato.

  • La scorsa settimana gli economisti della Morgan Stanley hanno affermato che la deflazione "si sta aggravando, non attenuando".
  • Hanno avvertito che la crescita economica della Cina potrebbe rallentare significativamente nella seconda metà dell'anno a causa dell'indebolimento delle esportazioni e della scarsa propensione al consumo.
  • Il Fondo Monetario Internazionale prevede che quest'anno l'inflazione media annua al consumo in Cina sarà pari a zero, la più bassa tra i quasi 200 Paesi analizzati.
  • Si tratterebbe inoltre del livello di inflazione più basso registrato in Cina dal 2009, anno in cui la crisi finanziaria globale colpì le esportazioni.

A sua volta, un sondaggio di Bloomberg mostra che si prevede che i prezzi al consumo in Cina aumenteranno solo dello 0,3% nel 2025 rispetto all'anno precedente: questa è la previsione più bassa da quando è iniziato il sondaggio nel 2023. "I prezzi alla produzione scenderanno del 2% quest'anno, secondo le ultime stime, una cifra superiore all'1,8% previsto in precedenza", si legge.

wnp.pl

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